Arte e cultura
Presentato il progetto espositivo per il Padiglione Italia alla 60a Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia che si svolgerà dal 20 aprile al 24 novembre 2024
Tania Turnaturi

Due qui / To Hear alla Biennale di Venezia

Promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato da Luca Cerizza (con l’assistenza di Francesca Verga), il progetto propone un itinerario attraverso tutti gli spazi del padiglione incluso il giardino, in cui l’alternarsi di vuoti e pieni, di movimenti e soste, conduce a incontri sorprendenti con opere e installazioni sonore e performative, fino al nucleo centrale della grande installazione sonora e ambientale dell’artista Massimo Bartolini.

La creazione dell’artista Massimo Bartolini - dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano - costituirà un momento importante, mettendo in dialogo forme espressive proprie della nostra identità nazionale con manifestazioni e simboli che sono propri alle tradizioni di numerose culture, nella ricerca di una radice comune da cui tutto si genera. La pratica dell’ascolto, che contraddistinguerà l’installazione Due qui / To Hear, stimolerà il pubblico all’introspezione che predispone al ritrovamento di sé, presupposto ineludibile per accogliere l’altro: il giusto viatico a una Biennale che rinnoverà per Venezia il ruolo di capitale mondiale dell’arte contemporanea”.

Così Angelo Piero Cappello, Direttore Generale Creatività Contemporanea e Commissario del Padiglione Italia: “Il progetto curato da Luca Cerizza è senza dubbio capace di sollecitare le corde più intime della nostra appartenenza identitaria attraverso elementi profondamente “nazionali”, dalla tradizione musicale italiana al giardino barocco, sia pure attraverso l’utilizzo di diversi livelli interpretativi, differenti linguaggi e contaminazioni, nonché diverse interferenze metaforiche”.

Luca Cerizza, curatore del Padiglione Italia, spiega: “Giocare sull’assonanza tra “Two here” (due qui) e “To hear” (sentire/udire) suggerisce la natura relazionale del suono. Ci si incontra per ascoltarsi e per ascoltare l’altro: un essere umano, una forma naturale, una macchina. Se poi consideriamo che, per Massimo Bartolini, l’arte è un percorso di conoscenza, ‘prestare ascolto’ diventa uno strumento per aspirare a essere forse migliori”.

In Due qui /To Hear quindi, il paradigma acustico va letto sia come esperienza fisica che come metafora e invito all’attenzione, all’apertura verso l’altro. In un percorso potenzialmente circolare, due figure fanno da ideali introduzioni agli spazi e al progetto: gli alberi del Giardino delle Vergini e un Bodhisattva Pensieroso. Incarnazioni di un principio di natura e di spiritualità non sono immobili, poiché l’albero connesso attraverso le radici e il Bodhisattva che pensa incarnano forme di relazione profonde con il Mondo. Intorno a loro le opere del progetto, che ha il suo centro in una grande installazione sonora attraversabile dal pubblico.

Spiega Massimo Bartolini: “Il Bodhisattva è una figura che mi ha sempre affascinato, perché è un individuo che non agisce, ma riflette. L’installazione non produce architettura, ma suono: è una struttura che non occupa spazio, ma lascia passare tutti e passa attraverso tutti, generando comunità temporanee unite proprio dall’ascolto di una stessa fonte”.

In un lungo processo di dialogo e scambio, curatore e artista hanno creato una rete di relazioni e collaborazioni, dando vita a un progetto collettivo con la presenza di altri artisti di diverse discipline e provenienze geografiche. Le giovani compositrici Caterina Barbieri e Kali Malone e uno dei musicisti più importanti della musica sperimentale degli ultimi cinquant’anni, Gavin Bryars (insieme al figlio Yuri Bryars),contribuiranno alle opere sonore di Bartolini, mentre la scrittrice e illustratrice per l’infanzia Nicoletta Costa e il romanziere e poeta Tiziano Scarpa sono stati invitati a concepire nuovi testi che saranno performati all’interno dello spazio del Giardino nei giorni dell’inaugurazione e come parte del Public Program.

A latere della mostra è proposto un Public Program di incontri, curato da Luca Cerizza in collaborazione con Gaia Martino, di conferenze, interviste, performance musicali, letture e conversazioni, momenti laboratoriali, con ospiti nazionali e internazionali, focalizzandosi sulle molteplici declinazioni del concetto di ascolto. Gli incontri si svolgeranno nel Giardino delle Vergini e verteranno su quattro temi portanti: Natura/Paesaggio, Macchina, Politica dell’ascolto, Spiritualità.

Nel mese di maggio, nel Parco di Villa Fürstenberg a Mestre, avrà luogo una nuova performance sonora appositamente concepita da Massimo Bartolini (Ballad for Ten Trees) con la presenza di dieci sassofonisti.

Il progetto Due qui / To Hear sarà accompagnato da due pubblicazioni. La guida della mostra, edita da Electa, è concepita come uno strumento sintetico ma ricco di approfondimenti testuali e informazioni, allo scopo di orientare lo spettatore nel progetto espositivo.

Una seconda pubblicazione di approfondimento sarà disponibile in autunno. A cura di Luca Cerizza ed edita da Timeo, sarà un’ideale continuazione del Public Program, un contenitore nel quale verranno indagati i temi che guidano il progetto artistico e curatoriale del Padiglione Italia. Usando il formato dell’antologia, la pubblicazione raccoglierà un’ampia selezione di testi di filosofi, saggisti, artisti, musicologi, musicisti e poeti.

www.creativitacontemporanea.cultura.gov.it

www.duequi-tohear.it

 

Tania Turnaturi

Giornalista Pubblicista Da anni si occupa di turismo, enogastronomia, arte e teatro. Collabora con numerose testate specializzate per le quali scrive reportage di viaggio, articoli di promozione del territorio, eventi enogastronomici, ristoranti, mostre d’arte, cultura, attualità e recensioni teatrali. Appassionata della buona tavola, ama raccogliere erbe selvatiche commestibili e molte specie di funghi che utilizza per piatti di cucina povera e tradizionale.

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