Arte e cultura
Presentata a Roma, presso la Sala Capranichetta (Montecitorio), la nuova rivista di politica, geopolitica e cultura “Visione. Un altro sguardo sul mondo”.
Sergio Ferroni

Nata la nuova rivista di Francesco Toscano: “Visione. Un altro sguardo sul mondo”

Il mensile, che nasce da una brillante intuizione di Francesco Toscano, suo Direttore Editoriale, coadiuvato nella redazione dall'abile mano di Enrica Perucchietti e Antonello Cresti, scende in campo oggi nella grande arena mediatica in un momento certamente non facile per l'informazione. Ma si propone tuttavia, e proprio per questo, quale forza in contro-tendenza capace di contribuire ad un riequilibrio sostanziale del panorama informativo.

                Primario pregio dell'opera, pertanto, che salta subito agli occhi solo sfogliandola nelle prime pagine, è il fine sottile ed efficace che da essa traspare di proporsi non come mera emissione sonora dissenziente, e come tale sterile, bensì  come “voce” decisamente innovativa, in grado cioé di imporsi al lettore, troppo spesso distratto da una confusa congerie di fonti digitali - strumenti di comunicazione effimeri per loro intrinseca natura – per alto livello intellettuale e per la  forma cartacea della pubblicazione. Una veste editoriale, quest'ultima, certamente tradizionale, ma sicuramente più tenace - come rilevato da diversi relatori - sia nel resistere alla forza distruttiva del “click” computerizzato, sia nel disambiguare con concretezza di riferimento, idee e concetti ingannevoli e fuorvianti di cui troppo spesso il mercato dell'informazione oggi si ammanta.

E' chiaro, in proposito, cogliendo il senso delle premesse esplicative, tra l'altro incisivamente espresse nella presentazione da Marco Rizzo, l'intento dello stesso Direttore Editoriale, di voler con quest'opera offrire al più vasto pubblico uno strumento conoscitivo di grande spessore culturale, oggettivo nel rappresentare il fatto, imparziale quanto alle sue fonti e, sopratutto, aderente alla verità per suo statuto ontologico.

Basterebbe del resto dare un'occhiata alla paternità dei tanti contributi offerti in questa prima edizione per rendersene conto.  Emerge, infatti, dalla loro lettura una particolare peculiarità dell'opera: l'intendimento di voler proporre un'informazione alternativa rispetto alle tante altre oggi imperanti e omologate. Un obiettivo, tuttavia, da perseguire non per fini di fatua contestazione, bensì per indurre il lettore a sviluppare  quelle capacità di riflessione e di critica che potranno condurlo al formarsi di una sua propria opinione attraverso un processo informativo autonomo e indipendente.

                Deriva, pertanto, da una tale impostazione della rivista la consapevolezza della bontà del metodo adottato dai suoi redattori, ovvero quello di evitare di prendere posizioni faziose rispetto all'evento esaminato, col rischio di giungere ad un giudizio di valore in fondo di dubbia oggettività, per invece porsi, nella ricerca della verità storica, nei panni di colui che si relaziona ai fatti con la necessaria neutralità affettiva, per coglierne l'essenza nel loro spazio epistemico e valoriale. In questa prospettiva, e lo ha con lucidità chiarito lo stesso Toscano, non mancheranno prevedibilmente in futuro, nei tanti contributi editoriali che seguiranno, voci non del tutto allineate sui “sentimenti” prevalenti del periodico. Anzi, la diversità di opinioni che potrà verosimilmente scaturire dal confronto delle posizioni in sede redazionale dell'opera sarà proprio il sintomo della sua buona salute; e non solo quale strumento per una informazione compiuta e variegata, ma anche quale stimolo  per il lettore a condurre un'analisi dei fatti in senso critico, dando solidità e concretezza al proprio giudizio, grazie per l'appunto a quell'”altro sguardo sul mondo” che la rivista “Visione” assume a propria missione editoriale.

Articolo di:

Bruno Scapini

già Ambasciatore d'Italia

Presidente Onorario e Consulente Generale

Ass.ne Italo-armena per il Commercio e l'Industria

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