Arte e cultura
Dopo anni passati all'estero occupandosi di fotografare la natura - soprattutto marina – il fotografo Stefano Cigada torna in Italia, il suo paese, e si reinventa facendo appello ad una sua antica passione, l'archeologia.
Sergio Ferroni

Inaugurata al Museo di Roma in Trastevere, per la prima volta in Italia, la mostra “Frammenti” di Stefano Cigada.

Le opere di Cigada accompagnano lo spettatore in un viaggio nel tempo e nello spazio insieme al senso preciso di quella frazione di secondo, quando il pezzo di pietra sembra girare, ruotare, sollevare peso, respirare, piegarsi o sospirare.

La ricerca dell’artista diventa un’ossessione: quella di far “palpitare” le statue antiche, arrivate a noi quasi mai integre, come dichiara egli stesso: “Cercando quello che manca, quello che non si vede, cercando l’infinito nel frammento”.

Viaggia in tutta Europa, visita i musei per scovare le statue di cui coglie non l’interezza ma la fragilità, mettendo a fuoco la rottura, la faglia, nell’attimo in cui quel particolare “è toccato dalla luce naturale”.

Le immortala quando vengono colpite da un raggio di sole attraverso una finestra o una porta, le va a trovare in diverse ore del giorno, mese dopo mese, stagione dopo stagione. L’immobilità diviene movimento, la materia fredda del marmo rivive con l’inganno dell’effetto mimetico.

E come Cigada stesso racconta: “Conosco statue ed orari in cui sono colpite dalla luce, con che incidenza arriva la luce secondo il calendario. Ad esempio alla Centrale Montemartini il 27 di settembre una delle mie statue preferite – il guerriero morente del tempio di Apollo Sosiano – è accarezzata per dieci minuti da un raggio di sole. Una settimana prima e una settimana dopo il sole passa oltre, e la fotografia è inutile. Solo durante quei 10 minuti succede qualcosa di magico. E quelli sono i miei dieci minuti, quelli che voglio acciuffare”.

Cigada dialoga con le statue, divinità, animali, guerrieri, atleti, ninfe, senza preferenze, scegliendo quelle che gli “parlano” e che lo illuminano. Le fotografa senza cavalletto, senza luce artificiale, con lenti luminose, apertura massima di diaframma e poca profondità di campo. Mette a fuoco il punto il punto di rottura, elevando quel frammento a protagonista mentre tutto il resto sfuma. Cigada consegna questo frammento allo spettatore per riempirlo con un’immagine, percependo molto di più di quel che realmente vede.

La magia di questi Frammenti risiede nello strato subatomico della materia: il marmo è vivo, allo stesso modo di piante e animali. Il livello molecolare della pietra, infatti, si muove, magari in modo differente dalle altre specie animate, ma si muove. La luce del giorno, che cambia nel giro di un istante, fornisce una prova del dato scientifico, quasi come una performance. Cigada va alla ricerca di quell’esatto momento, che carpisce dopo innumerevoli prove ed errori: la sua ossessione permette allo spettatore di assaporare la fugace ma palpabile evidenza di una materia viva, che respira.

Stefano Cigada è definito dalla curatrice Jill Silverman van Coenegrachts un amateur. Come il British Conceptual artists ART & LANGUAGE ha scritto in diverse occasioni “vogliamo essere dilettanti, perché la qualità che rende interessante un amateur è la sua vulnerabilità, l’apertura di pensiero verso l’argomento in questione. L’amateur affronta il lavoro senza pregiudizi, con occhi spalancati e mente priva di preconcetti. Partendo da questo, con un po’ di fortuna, realizza qualcosa di completamente nuovo”.

 

News correlate
“Viaggio nel Contemporaneo. Conversazione con Dionisio Cimarelli”

Lo scultore Dionisio Cimarelli eccezionalmente a Palermo, al Museo Riso, per l’incontro: “Viaggio nel Contemporaneo”


L’arte si fa diffusa nel Monferrato

Il paesaggio collinare e poetico del Monferrato farà da scenografia alla prossima edizione (la quarta) del progetto PANORAMA di ITALICS, la rete di 62 gallerie italiane di arte antica, moderna e contemporanea


La Società Dante Alighieri guarda a Est

Oggi a Palazzo Firenze (Roma) il Segretario generale Alessandro Masi ha accolto una delegazione dell’Università MSLU guidata dalla Rettrice Irina Kraeva.


Natale di Roma: la Città Eterna e Caput Mundi festeggia 2777 anni

Il 21 aprile la Capitale festeggia il suo Natale, un’occasione speciale per commemorare la sua millenaria storia e la sua straordinaria eredità culturale


Il Padiglione Malta alla Biennale arte di Venezia per la prima volta affidato ad un unico artista maltese

I WILL FOLLOW THE SHIP è il titolo della mostra allestita al Padiglione di Malta che trae ispirazione dal legame che unisce i maltesi al mare


Michele Rosa al Grenada Pavilion. Esposizione Internazionale d’Arte Venezia

Michele Rosa, artista scomparso nel 2021 all’età di 96 anni,sarà presente per la 60° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia al Grenada Pavilion.


Camilla Grimaldi presenta MONOCROMO

Camilla Grimaldi gallerista e curatrice d’arte presenta nella sua galleria di Roma la mostra “Monocromo” di Alfonso Fratteggiani Bianchi


Artinscena, l' arte che va in scena

Artinscena, l'arte che va in scena, è un programma ideato e condotto da Carmen Morello per la Carmen Morello Productions srls, regia di Luciano Morelli


Ever in Art presenta la nuova  installazione dell’artista  Marco Nereo Rotelli “Door is Love” presso la Design Week Milano

“Door is Love” è un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli che “apre le porte” verso un mondo migliore, dove l’amore vince sulla guerra.


Marisol Burgio di Aragona presenta “La scuola delle nonne” a Palazzo Borghese

"Questa è una raccolta di brevi storie, radicate nella mia memoria, che non ho vissuto tutte in prima persona” - Marisol Burgio di Aragona.