Territorio
L’itinerario borbonico sorto sul tracciato dell’antica strada romana sfiorata da 2300 anni di storia oggi è la prima grande rete culturale del Sud Italia
Tania Turnaturi

Strada Regia delle Calabrie

Archeoclub d’Italia, col supporto di 44 comuni aderenti al protocollo d’intesa, sostiene il progetto di promozione culturale, sociale e turistica della Strada Regia delle Calabrie, col patrocinio morale delle tre regioni che attraversa: Campania, Basilicata e Calabria.

L’antico itinerario borbonico, lungo 260 km da Napoli a Castrovillari e 490 km fino a Reggio Calabria, tocca 44 città tra metropoli e piccoli borghi, 15 siti di stazione di posta antiche, 3 regioni, 4 province, 3 parchi nazionali e 5 siti Unesco.

Luca Esposito, architetto campano delegato Archeoclub d’Italia al Programma di Riqualificazione dei Borghi sulla Via Regia delle Calabrie e appassionato di cartografia storica del Regno di Napoli, ha sviluppato per otto anni una accurata metodologia di ricerca basata sulla ricostruzione cartografica satellitare sovrapposta all’antica planimetria dell’Atlante Geografico del Regno di Napoli che ha condensato nel volume “La Strada Regia delle Calabrie. Ricostruzione storico-cartografica dell’itinerario postale tra fine Settecento e inizio Ottocento, da Napoli a Castrovillari” in cui sono state censite le emergenze storico-architettoniche e naturalistiche dei territori attraversati. A ciò si aggiunge il lavoro di archivio, di ricognizione e interviste agli esperti di storia locale fonti di aneddoti e tradizioni, oltre alla consultazione dei diari di viaggio di aristocratici del ‘700 europeo che vi transitavano in carrozza andando a visitare gli scavi di Pompei ed Ercolano, Paestum e le rovine della Magna Grecia in Calabria, con interessanti annotazioni. Tutto questo lavoro è stato georeferenziato ed è consultabile su Academia.eu.

Questo percorso, voluto nel 1778 da Ferdinando IV di Borbone in un territorio quasi privo di rete viaria, ricalcava per buona parte il tracciato della via romana Popilia del II sec a,C. detta anche Capua-Reghium che da Capua giungeva a Reggio Calabria, e ha avuto un utilizzo soprattutto militare e postale. Vi sono transitati Carlo V d’Asburgo di ritorno dalla crociata nel Nord Africa, Giuseppe Bonaparte, il Cardinale Ruffo alla testa del suo Esercito della Santa Fede, i viaggiatori del Grand Tour, Carlo Pisacane e Garibaldi, le truppe tedesche in ritirata nella Seconda Guerra Mondiale.

La ricerca di Esposito ha fatto riscoprire molte emergenze, come l’antico lastricato della via Popilia tra i comuni di Serre e Postiglione, il Ponte della Difesa nel territorio di Auletta, la colonna miliare con iscrizione latina posta all’inizio della strada al Ponte della Maddalena sul fiume Sebeto (oggi al Museo della Certosa di San Martino), l’epigrafe marmorea rinvenuta a Polla che è un’importante testimonianza scritta sulla strada romana, il cinquecentesco Ponte del Verticillo sul fiume Sele progettato dal Vanvitelli la cui ultima arcata fu fatta saltare dai tedeschi e poi ricostruita sul disegno conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli, il fortino al confine tra Campania e Basilicata dove Garibaldi pianificò la conquista del Regno di Napoli, il battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore. La taverna della Duchessa a Postiglione è l’unica stazione di posta di linee settecentesche rimasta integra.

Nei punti in cui il tracciato settecentesco si sovrapponeva a quello romano, gli ingegneri borbonici eressero due piloni, di cui uno è crollato.

Interessanti anche le storie contemporanee come quella di Nicola, ingegnere di una multinazionale, che a Morano Calabro ha trasformato i ruderi in albergo diffuso con centro studi e scuola di musica per i giovani.

L’obiettivo di valorizzazione di Archeoclub d’Italia è far diventare la Via Regia Borbonica, finora indagata nel tratto Napoli-Castrovillari, un ArcheoCammino di turismo lento culturale e sostenibile, facendo conoscere la storia della strada, salvaguardando e tutelando le testimonianze storiche architettoniche e archeologiche, coinvolgendo i giovani per arginare lo spopolamento dei piccoli borghi, sensibilizzando gli abitanti dei territori alla salvaguardia dei borghi e delle tradizioni, potendo aspirare a un indotto economico di 30 milioni di euro l’anno (il cammino di Santiago registra 300 milioni).

La campagna promozionale comprenderà mostre di fotografie, convegni, portale web con applicazione di metaverso, realtà immersiva, corsi di formazione alla popolazione locale cui fornire assistenza e know how per il recupero e la manutenzione dei beni architettonici, coordinamento con le attività imprenditoriali locali per l’ospitalità e la ristorazione, collaborazione con tour operator specializzati nel turismo culturale lento, individuazione e mappatura del percorso pedonale e ciclabile e di quello percorribile in auto o con mezzi pubblici apponendo la segnaletica, per trasformare il percorso da attrattore turistico a strumento  di sviluppo economico e sociale.

Il Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia Rosario Santanastasio ha firmato l’accordo col Ministero del Turismo che prevede la promozione della Strada Regia delle Calabrie attraverso il portale del Ministero www.italia.it.

Tania Turnaturi

Giornalista Pubblicista Da anni si occupa di turismo, enogastronomia, arte e teatro. Collabora con numerose testate specializzate per le quali scrive reportage di viaggio, articoli di promozione del territorio, eventi enogastronomici, ristoranti, mostre d’arte, cultura, attualità e recensioni teatrali. Appassionata della buona tavola, ama raccogliere erbe selvatiche commestibili e molte specie di funghi che utilizza per piatti di cucina povera e tradizionale.

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