
Arte e cultura
Roberto Dionisi
Celestial Heights
L'evento sarà presentato al pubblico dalla critica d'arte internazionale Marta Lock e ha il patrocinio dell'Istituto Francese di Roma, di cui sarà presente un team e la responsabile della comunicazione. L'artista sarà in galleria a disposizione dei visitatori per tutta la durata della mostra per illustrare e presentare le sue nuove opere di grande formato che svilupperanno il tema della spiritualità attraverso tre temi espressivi complementari, sempre improntati alla personale reinterpretazione di Achao dell'Espressionismo Astratto e contraddistinte da foglie stilizzate che lo avvicinano al maestro Henri Matisse: Pantha Rei, Mandala e Vahanas.
Ciò che emerge in modo chiaro è la forte spiritualità che si libera dalle grandi opere a tela libera, cioè prive di telaio, per infondere una sensazione maggiormente immersiva all'osservatore a cui sembra di entrare in una dimensione di calma e di benessere grazie all'avvolgenza delle tonalità cromatiche e delle forme fluttuanti che contraddistinguono la produzione di Achao.
Marta Lock dice di lui:
"La produzione più recente di Achao si sviluppa attraverso tre temi principali, quello della natura evidente nelle evocazioni di foglie che lo avvicinano alle opere dell'ultimo periodo di Henri Matisse così come l'universo nel suo insieme, le stelle, la forma dei corpi che scivolano; i Mandala in cui predomina la forma circolare poiché l'artista prende in considerazione la perfezione del cerchio interno; e infine i Vahana di forma rettangolare che si spingono verso l'alto perché nell'Induismo costituiscono il veicolo della divinità, il mezzo attraverso il quale gli individui possono portarla a sé moltiplicandone i poteri. Non solo, ciò che accomuna tutte le opere di Achao è l'evocazione della musica sia nei titoli e sia nelle forme che sembrano letteralmente fluttuare sulle grandi tele dove lui agisce con i colori acrilici sovrapponendo diversi strati di forme che danno la sensazione del movimento; anche in questo dunque è riscontrabile il legame con Matisse, che dedicò due tra le sue più rilevanti tele del periodo Fauves alla musica e alla danza, e che si manifesta nell'arte di Achao con forme astratte e in trasparenza, a dispetto delle tonalità forti e decise scelte per ogni strato. La musica classica è protagonista assoluta di tutti i titoli delle sue opere, perché è grazie al suo accompagnamento che l'interiorità si predispone all'apertura verso un passaggio nuovo, più spirituale e di dialogo con quel mondo inconsapevole che necessita un costante lavoro di approfondimento per riuscire a emergere."
Quella presso la Galleria Angelica è la seconda tappa di una serie di mostre che vedranno Achao impegnato in Italia e in Francia, infatti il primo appuntamento è stato inaugurato il 27 maggio presso l'Institut Français visitabile fino al 27 giugno, poi le opere protagoniste in Italia saranno esposte dal 31 luglio all'11 agosto presso la Sala espositiva Richard Casteau di Roussillon en Provence, Francia, e infine il tour espositivo si concluderà presso il Campus e Cupola di Saint-Jean. UCLY (Università Cattolica di Lione) a Lione, Francia, con una mostra che durerà dal 19 settembre al 28 novembre 2024. Achao è alla sua quinta mostra personale in Italia, e la terza a Roma; Celestial Heights sarà visitabile fino al 30 giugno 2024.
La mostra sarà inaugurata sabato 22 giugno alle ore 19 presso la Galleria Angelica, in Via di Sant'Agostino, 11. Roma

Fondatore del magazine, scrive anche di arte, architettura e design, eventi e turismo
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