Arte e cultura
Michele Rosa, artista scomparso nel 2021 all’età di 96 anni,sarà presente per la 60° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia al Grenada Pavilion.
Roberto Dionisi

Michele Rosa al Grenada Pavilion. Esposizione Internazionale d’Arte Venezia

Michele Rosa sarà ospitato nelle sale di Palazzo Albrizzi-Capello con il progetto No man is an island a cura di Daniele Radini Tedeschi, all’interno del Collettivo The Perceptive Group.  Il titolo della mostra, che vede la partecipazione di numerosi artisti tra cui il citato collettivo, trae origine da una citazione di John Donne: “Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso. Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del continente... la morte di ogni uomo mi sminuisce, perchè sono coinvolto nell’umanità”.  L’esposizione tende ad approfondire la tematica proposta dal curatore nonché il tema generale scelto da Adriano Pedrosa, Stranieri Ovunque: dare un volto collettivo all’umanità, senza divisioni o separazioni, a tal punto che la morte di un uomo diventa lutto interiore di ognuno.  The Perceptive Group è un collettivo di artisti, alcuni residenti in Grenada, altri internazionali come Bollani, Feofeo, Carlo Ciucchi Picchio, Fiorangela Filippini, Gina Marziale, Silvana Mascioli, Luca Ripamonti, Michele Rosa, Salvatore Scaramozzino, Emilio Sgorbati, Fedora Spinelli, orientati a una ricerca pittorica, scultorea, fotografica, dove l’individualità di ciascuno si fonde in un contesto comunitario e collettivo.  All’interno del Padiglione, pertanto, si ricorderà la figura di Michele Rosa quale artista che ha sempre incarnato perfettamente i valori di impegno, competenza, abnegazione, evidenziandone il lungo percorso artistico e professionale. Infatti Michele Rosa è stato artista, gallerista e critico. Tra le mostre più importanti ricordiamo quelle a Roma al Palazzo delle Esposizioni e al Palazzo dei Congressi, oltre che a Parigi, Lussemburgo e Varsavia.  Il suo approccio realistico si concentrava sulla descrizione della vita quotidiana e sulla cattura di cambiamenti epocali nell'architettura, nella tecnologia e nell'economia. Nel corso di sessant'anni, la sua arte ha esplorato varie questioni sociali, dai tranquilli centri urbani alla frenesia dell’industrializzazione, riflettendo sulla tensione tra realismo e romanticismo, trascendendo i confini tra paesaggio e rappresentazione umana e partecipando attivamente agli eventi della vita artistica e culturale.

I suoi ultimi lavori, risalenti alla fine del secondo ventennio del nuovo secolo, mostrano la sua passione per l'analisi continua, la ricerca e la sperimentazione, fondendo elementi tradizionali con oggetti di scarto.

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