Arte e cultura
Sergio Ferroni
“Il fascino del colore”
Svjetlana Lipanovic “fugaci radici del cuore”. Da tempo Svjetlana realizza progetti unici di grande spessore, il suo leitmotive costante e ricco, è la ricerca e la condivisione della comunicazione culturale, della inter-relazione storica, in favore delle affinità della tradizione e, della conoscenza di opere e pensiero dei più grandi personaggi della sua madre terra: “La Croazia”. Svolge il suo metodico lavoro in maniera prevalente a Roma - dove l’Associazione Italo - Croata annovera circa 400 soci residenti. La sede operativa del sodalizio che è collocata presso il Pontificio Collegio di San Girolamo. – La passione e il suo grande rispetto per la comunità d’origine, l’ha vista impegnata nel proporre, qui a Roma, tanta umanità della sua patria; uomini e donne di pensiero e d’azione, letterati, poeti e artisti. In questi giorni, nel salotto dell’arte dell’Urbe, in via Margutta, la Lipanovic ha portato in scena, presso la storica galleria di Augusto Consorti, due esposizioni ricche di singolari cromatismi e di grandi tecniche pittoriche, opera di due pittrici Croate: docenti nelle
accademie della propria nazione. “Miranda Rako Kuzmanic e Ivana Jovanovic Trostmann”, due vere maestre del colore, che hanno esposto – proprio qui, per una settimana – una parte dei quadri realizzati durante il loro ultimo periodo pittorico. Miranda Rako Kuzmanic, pittrice accademica, è nata a Split, ma vive e lavora a Dubrovnik ha portato i colori e le luci del Mediterraneo, da sempre fonte ispiratrice della sua opera pittorica. Ivana Jovanovic Trostmann, pittrice accademica di Dubrovnik, ha proposto opere realizzate
con oli e acrilici, tutte su tela, le visioni proposte erano impregnate da una profonda spiritualità. La pittrice è un’attenta osservatrice della natura, dove trae costantemente nuove inspirazioni per la sua arte. All’evento hanno presenziato: Mara Ferloni, Tamara Perišic, consigliera per gli affari culturali presso l'Ambasciata della Repubblica di Croazia nella Repubblica Italiana, Tea Zupicic, incaricato d'affari e Diana Mihelic, terzo segretario nell' Ambasciata della Repubblica di Croazia presso la Santa Sede, insieme a don Marko Ðurin, rettore del Pontificio Coleggio Croato di San Girolamo, sono intervenuti anche Roberto Sparaci, Nina Jandrokovic, Vera Jazvic, Katja Tomaševic. Durante questo mese di giugno la rivista croata «Matica» proporrà un ampio servizio sulla mostra. Svjetlana Lipanovic ha al suo attivo numerose proposte culturali e artistiche Croate a Roma: Ivan Meštrovic, scultore croato, Giorgio Baglivi, nato a Dubrovnik, archiatra dei papi nel XVII sec., Marko Marulic, padre della letteratura croata, Bartol Kašic, autore della prima grammatica croata ed altri. Nell’anno 2012 con l’Associazione Croata che presiede, ha realizzato una magnifica rassegna “Mosaico Croato” presso il Museo della Civiltà Romana all’EUR, dove sono stati rappresentati con successo i vari aspetti della cultura croata: poesia, arte, storia, musica, gastronomia, folclore. La Lipanovic, a tutti gli effetti, è oramai una operatrice culturale della città di Roma. E’ riuscita benissimo a condurre il filo del suo discorso nella intricata e complessa attività d’arte capitolina, una bella soddisfazione, che se esaminata alla luce della storia di chi non è nato qui; è davvero un risultato che vale tantissimo. La madre terra d’origine, per tutti esercita un fascino particolare, è un vero campo magnetico che continuatamente attrae e ci prende e mai conosce stanchezza. Ma sappiamo anche che, a volte – come ha scritto Sergio Endrigo – che è solo un mondo di ricordi che arricchisce la nostra anima: “guai a tornarci: sarebbe come perdere la memoria coltivata a lungo con tenerezza. Meglio ricordarla com’era la mia città, con i vecchi e i giovani abitanti fermi nella fissità del tempo, a volte allegra a volte spaventosa”. RS
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