Eventi
Successo di critica e di pubblico alla XVI edizione del Premio ideato e organizzato da Fabrizio Pacifici “Sette Colli, la romanità tra sport e cultura”
Sergio Ferroni

Premio Sette Colli, ancora un successo in Campidoglio

Foto cover: da sinistra, Fabrizio Pacifici, Federico Palmaroli, Silvia Troiani, Fabrizio Santori

 “Sette Colli? Sono felice di ricevere questo riconoscimento anche se mi sembra di poter dire che sia il Premio più desiderato dai vampiri…”. Cala il silenzio nella Sala “Laudato si” in Campidoglio, dopo l’affermazione di Antonio Giuliani. Poi, con i tempi tipici del cabarettista di razza, riprende il discorso: “Va beh, nun è arrivata… ma dateve pure ‘na svejata… c’avete presente er collo (e lo indica) , allora figurateve co’ sette che pacchia pe’ quei simpaticoni!”.  È stato uno dei momenti più esilaranti della cerimonia di consegna del “Premio Sette Colli”, evento ideato e condotto da Fabrizio Pacifici, giunta alla sedicesima edizione con crescente successo. Anche in virtù del supporto dell’On. Fabrizio Santori, Consigliere del Comune di Roma e Segretario dell’Assemblea Capitolina co-protagonista della manifestazione. Sala gremita, attigua a quella della Protomoteca (non disponibile per lavori di aggiornamento tecnologici in corso) e tanti bei nomi che si sono distinti nella città eterna, sullo sfondo del derby capitolino: il Premio Sette Colli, infatti, va in scena nei giorni che precedono la stracittadina di ritorno del massimo campionato italiano di calcio. E, anche se il target originario era quello dipinto dai colori giallorossi, l’ambìto riconoscimento non ha assolutamente chiuso le porte alla Curva Nord, occupata all’Olimpico dai tifosi biancocelesti. Grande apertura culturale quella offerta da Fabrizio Pacifici, romanista nelle viscere e “mourinhano” convinto, sùbito raccolta dall’On. Fabrizio Santori che, a sua volta, non ha mai negato la propria passione per la Lazio. Perfetta, dunque, l’atmosfera creata da Fabrizio Pacifici, come sempre a proprio agio nel cavalcare l’onda delle passioni e le “ola” da stadio. Tra i premiati meritano una menzione a parte il Dott. Marco Lorenzoni, presidente di Latte Sano che festeggia quest’anno i 75 anni di proficua attività, garantendo qualità e competenza all’interno della filiera del latte: il manager ha voluto dedicare il premio ricevuto ad Alberto Sordi e Monica Vitti. Da “Osho”, al secolo Federico Palmaroli, arriva una ventata di umorismo di significativo impatto e grande qualità attraverso le sue memorabili “frasi” che quotidianamente dispensa sul “Il Tempo”, dando voce a possibili interpretazioni di frames fotografici: un’arte originale e inesauribile la sua che - ci ha confidato - conduce personalmente e senza i supporto di uno staff di “suggeritori”. E ci tiene anche a ricordare che il suo simbolo sportivo sia l’aquila Olimpia. Sfilano gli altri premiati, tutti accolti dal calore di una platea attenta ed emozionata: da Pino Quartullo (“Sono nato a Civitavecchia, ma Roma non è soltanto la mia città d’azione, le devo tutto”),  gli attori Rodolfo Corsato, Fabrizio Di Renzo, il cantautore Stefano Borgia, il fotografo Gino Mancini, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio Guido D’Ubaldo, l’ambasciatore UNHRC Gennaro Ruggiero, le glorie giallorosse Antonio Tempestilli e Alberto Batistoni. Conclusione col classico “botto”: sale sul palco Maurizio Mattioli, “lupacchiotto” convinto e protagonista memorabile di una serie di gags legate al mondo sportivo della Capitale: anche qui i tempi del grande attore fanno la differenza. Dapprima dà vita a un’improvvisata polemica con Antonio Giuliani per la grandezza del premio ricevuto (il cabarettista una targa con in argento l’ora “internazionale” di tre orologi, il comico una medaglia in oro zecchino) con un free style travolgente e il pubblico in visibilio. Poi, tra il serio e il faceto, rientra nei ranghi spendendo sincere parole di commozione per il riconoscimento, intercalando i propri ringraziamenti a simpatiche invettive verso i premiati di fede biancoceleste. Il tutto, condito da una serie di fonemi mai volgari, perché entrati nel glossario del romanesco puro e, quindi, accettati con il sorriso e la giusta ironia che garantiscono il senso di appartenenza alla Capitale d’Italia. Tanti anche gli ospiti presenti: Luca Laurenti il Presidente di Fabless Italia S.P.A., Giulia Di Quilio, Marino Collacciani, Andreea Duma, Francesca Piggianelli, Antonio Flamini, Silvia Troiani, Alessandro Benardinelli, Miria Maiorani, Elena Presti, Maryam Vizi, Alessandro Serra, la Personal Shopper Mary Colapietro. 

Prossimo appuntamento in Campidoglio per la cerimonia di consegna, Giovedì 4 Luglio del Premio “Microfono d’Oro”, ideato da Fabrizio Pacifici e organizzato insieme con l’on. Fabrizio Santori.

 

 

                            

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