Eventi
Manuela Lascari
L’ Habemus Papam dell’8 Maggio A.D. 2025 e i segni celesti
L’elezione del Cardinale Robert Francis Prevost al Soglio Pontificio è arrivata presto, dopo solo 4 scrutini a fumata nera e in una data del calendario cattolico ricca di ricorrenze emblematiche: la festa della Madonna di Pompei e la ricorrenza dell’apparizione sul Gargano di San Michele Arcangelo.
Leone XIV fa da subito ben sperare in una esplicita aderenza al Vangelo sulla scia del monito di Pio XII al pericolo dell’abolizione di Dio dalla società contemporanea quale radice di ogni male. Peraltro l’annuncio del Vangelo da parte della Chiesa è esso stesso fondamentale contributo al mantenimento della pace. Proprio la pace sembra essere il pensiero dominante nel primo saluto ai fedeli del neo eletto Santo Padre, Leone XIV, dove fa ben sperare la citazione del pensiero del Santo di Ippona “in unum” già presente nel Vangelo di Giovanni con la descrizione della tunica di Gesù senza cuciture: tendere all’unità, raccogliere tutto in Uno.
L’apertura della Chiesa ai venti progressisti nei tempi attuali dovrà guardarsi dalle tante trappole che si pongono sul suo cammino quale non ultima quella dei vari movimenti neo catecumenali o evangelici particolarmente in voga nella cultura americana, laddove si dimostrino funzionali alla logica del profitto, secondo il retaggio calvinista, in tutto il mondo occidentale ma non solo.
Leone XIV eredita un mondo intriso di spinosi conflitti e di logiche fuorvianti per la tenuta di un cammino di pace e prosperità secondo gli insegnamenti di Cristo. La Sua commozione mista ad una postura serena ma solida, il sorriso aperto e il pronto richiamo alla preghiera comunitaria e all’amore fraterno lasciano presagire un forte impegno verso il rinnovamento della Chiesa nell’amore del Cristo risorto per la ricerca di soluzioni ai tanti mali che piagano la nostra contemporaneità in cui prevalga l’anelito alla pace. E allora si “Non prevalebunt” !
Scrittrice - Pubblicista
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