Enogastronomia
In un incantevole borgo marchigiano c'è chi recupera antiche ricette monastiche per unire storia, sapori e spiritualità.
Roberto Dionisi

A tavola si nutre anche l'anima: la "Cucina dello Spirito"


In un’epoca in cui la gastronomia si fa sempre più effimera e orientata all'estetica, c'è un luogo nelle Marche dove la cucina si fa veicolo di storia, spiritualità e tradizione. A Monteprandone, in provincia di Ascoli Piceno, il ristorante San Giacomo, guidato dalla chef Ermetina Mira, è il cuore pulsante di un progetto unico nel suo genere: la "Cucina dello Spirito". Non si tratta di un semplice menù, ma di una vera e propria filosofia culinaria che affonda le sue radici nella storia millenaria della tradizione monastica e conventuale, con un legame profondo e indissolubile con la figura di San Giacomo della Marca, santo nativo del borgo di Monteprandone.
Ermetina Mira, con una passione che è ricerca e missione, ha riportato in vita ricette antiche, scovando tra i quaderni dei conventi e dei monasteri delle Marche i segreti di una cucina che era un tempo semplice, ma straordinariamente ricca. Una cucina che era l'espressione di un rapporto armonioso tra l'uomo, la terra e la spiritualità; basata sull'uso sapiente di erbe spontanee, legumi, cereali e prodotti dell'orto, coltivati senza sprechi e nel rispetto dei cicli naturali.
La "Cucina dello Spirito" è un'esperienza sensoriale che va oltre il gusto. Ogni piatto racconta una storia, evoca un ricordo e, in un certo senso, connette chi lo assaggia con le radici più profonde del territorio. Le ricette monastiche, spesso nate dalla necessità di utilizzare al meglio ogni ingrediente, sono state reinterpretate da Ermetina Mira con una sensibilità moderna, pur mantenendo intatta la loro anima originaria.
Nei menù del ristorante San Giacomo si possono così ritrovare piatti che sembravano perduti nel tempo: la rustica zuppa di fave, i maccheroncini con umido alla marchigiana e le specialità a base di erbe che i frati utilizzavano non solo per le loro proprietà benefiche, ma anche per conferire sapori unici. Un esempio è il cosiddetto “pollo con olive verdi”, una ricetta che riporta alla luce l'ingegnosità della cucina monastica. L'approccio di Ermetina è un inno alla semplicità, alla genuinità e alla valorizzazione degli ingredienti del territorio, in un'ottica che oggi definiremmo di "chilometro zero", ma che in realtà è un'eredità storica.
L'Hotel-Ristorante San Giacomo non è solo il luogo dove questa cucina prende forma, ma è il suo ambiente naturale. Situato nel cuore di Monteprandone, il ristorante si affaccia su un panorama mozzafiato, che unisce la bellezza delle colline marchigiane al vicino Mar Adriatico. L'atmosfera è calda e accogliente e ogni dettaglio, dall'arredamento rustico ma elegante al servizio attento, è pensato per far sentire l'ospite parte di un racconto più grande.
Ermetina Mira è il motore di questa iniziativa, ma la "Cucina dello Spirito" è diventata nel tempo un progetto culturale più ampio, che ha portato alla creazione di eventi, degustazioni e rassegne che uniscono il cibo alla storia, alla musica sacra e alla valorizzazione dei luoghi del Piceno legati alla figura di San Giacomo della Marca.
In un'epoca in cui il cibo è spesso un'ossessione, la filosofia di Ermetina Mira offre una preziosa via di fuga, un ritorno alle origini che nutre il corpo e, come il nome suggerisce, accarezza lo spirito, dimostrando che la vera eccellenza non risiede nella complessità, ma nell'autenticità e nella capacità di raccontare una storia attraverso i sapori.
 

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