
Arte e cultura
Sergio Ferroni
Wishew: il primo social network filantropico al mondo
Cover: Antonino Risicato, Giacomo Vose, Vincenzo De Caro
Dopo il successo in USA, UK, Canada e Australia a luglio arriverà in Europa, America Latina e MENA Wishew, il primo social network filantropico al mondo che ha già imposto un nuovo standard sociale, culturale ed economico. Wishew è il social network filantropico che sovverte le regole della connessione digitale: alla logica dei like sostituisce il donare e i post non vogliono attenzione, ma creare legami. Perché con Wishew ogni desiderio non è un capriccio, ma un modo sincero per raccontarsi.
Tra i primi a credere nel progetto Leonardo Maria Del Vecchio, Chief Strategy Officer di Essilor Luxottica, che ha scelto di sostenere Wishew intuendone il potenziale umano, culturale e industriale. Un endorsement che ha segnato l’ingresso del social in un circuito di visione e solidità. Al suo fianco personaggi internazionali come Mr. Thank You, il filantropo e imprenditore del digital giving che su Instagram conta quasi 50 milioni di follower. Fondato nel 2022 da Giacomo Vose, Antonino Risicato e Vincenzo De Caro – tre imprenditori italiani con background in fintech, brand strategy e product innovation – Wishew espande una nuova grammatica culturale fondata su autenticità, ispirazione e supporto reciproco. Questo infatti è un luogo dove chiunque può esprimere un desiderio attraverso un breve video – personale, emozionale e reale – che racconta chi è e cosa sogna e ciascun desiderio può essere sostenuto dalla community con donazioni dirette, commenti, reactions o condivisioni senza intermediazione o filtro estetico.
Ma Wishew non è solo desideri. È anche e soprattutto uno spazio libero di espressione dove ogni utente può postare pensieri, visioni, storie e progetti. Tutto confluisce in un feed ispirazionale governato da un algoritmo radicalmente diverso da quello dei social tradizionali perché qui non contano i like, ma il valore, la risonanza, l’ispirazione. Non si premia la viralità, ma l’autenticità. Le connessioni infatti avvengono tra persone che sentono il mondo nello stesso modo.
Antonino Risicato, CMO di Wishew, spiega la filosofia che è alla base del primo social network filantropico al mondo: “Abbiamo immaginato un luogo dove i social non chiedono di performare, ma di essere. Dove ciò che viene condiviso ispira e non divide. È da lì che nasce il progetto”.
Wishew è costruita su fondamenta sostenibili e con un modello economico trasparente e scalabile. Al momento del prelievo di ogni raccolta fondi viene applicata una fee del 10% che contribuisce al mantenimento dell’infrastruttura, alla sicurezza della piattaforma e all’innovazione tecnologica continua. A questo si affianca un sistema di sponsorizzazione dei desideri, che consente agli utenti di aumentare la visibilità delle proprie storie in modo etico e personalizzato. Con l’ingresso di brand e organizzazioni filantropiche Wishew attiverà nuovi flussi di monetizzazione legati al coinvolgimento delle community, alla CSR partecipativa e a forme evolute di advertising valoriale. Si tratta di un’economia circolare e trasparente dove ogni attore contribuisce alla crescita collettiva, senza mai compromettere l’autenticità dell’esperienza. Questa dinamica ibrida – tra gesto solidale e strategia digitale – sta già creando una nuova categoria di interazione: l’impact social, dove ogni contenuto può trasformarsi in valore concreto. “I social network hanno modificato il nostro modo di connetterci, ma troppo spesso ci lasciano più distanti, più soli. Wishew nasce proprio per questo: per invertire la rotta e riportare l’umanità al centro dell’esperienza digitale” Evidenzia il CEO Giacomo Vose.
Oggi Wishew si posiziona in un punto strategico tra due mercati in rapida espansione: crowdfunding e social media, che insieme superano i 500 miliardi di dollari a livello globale. Il primo cresce a un tasso annuo del 12%, spinto dalla diffusione del digital giving, il secondo – con un CAGR del 14,8% – continua ad ampliare il proprio impatto culturale ed economico grazie alla trasformazione costante delle dinamiche sociali online. Con oltre 5 miliardi di utenti digitali attivi nel mondo e una donazione media di 96 dollari per utente, la convergenza tra generosità, contenuto e community rappresenta quindi una delle più grandi opportunità della prossima decade. In questo scenario, Wishew non è un progetto laterale: è un’infrastruttura sociale emergente, pensata per durare. Una nuova piazza digitale dove persone, aziende impegnate nella responsabilità sociale e organizzazioni filantropiche si incontrano per generare impatto. Non solo una piattaforma per raccogliere donazioni, ma un vero e proprio motore sociale globale che unisce supporto emotivo e sostegno economico grazie a dinamiche ad alta interazione, meccanismi di gamification e narrazione autentica.
Su Wishew esprimere un desiderio significa entrare in una community che ascolta e risponde: un luogo in cui altruismo e partecipazione attiva diventano moderni, coinvolgenti e culturalmente rilevanti per le nuove generazioni. “Crediamo che Wishew getti le basi per una nuova economia fatta di emozioni, impatto e presenza. Un ecosistema dove ciò che conta non è apparire, ma contribuire” conclude il COO Vincenzo De Caro. In un’epoca in cui le piattaforme social stanno ridefinendo le dinamiche culturali globali, Wishew introduce un’alternativa capace di integrare espressione personale e impatto reale. La sfida non è tecnologica, ma di senso: costruire uno spazio in cui tornare a credere che condividere possa davvero avvicinare. E forse, da lì, riscrivere le basi di una nuova cultura digitale.
I founder di Wishew
Giacomo Vose
Giacomo ha iniziato la sua carriera come progettista hardware e software, per poi specializzarsi nello sviluppo di business su scala internazionale. Ha lavorato a stretto contatto con realtà di primo piano come NASA, Siemens, Tesla, Huawei, e altre, maturando una solida esperienza nella gestione di progetti complessi e partnership globali. Prima di fondare Wishew, ha guidato il lancio della divisione industriale di Arduino, contribuendo allo sviluppo di una community internazionale e all’affermazione dell’azienda come riferimento di mercato. Wishew nasce da questo percorso: dall’esperienza maturata nella costruzione di ecosistemi globali e dalla visione trasversale sviluppata in contesti di mercato differenti. Attraverso Wishew, lavora per rendere l’atto del donare semplice, coinvolgente e accessibile, trasformando la raccolta fondi in uno strumento sociale di connessione e cambiamento.
Antonino Risicato
Antonino Risicato è un professionista del marketing con una visione trasversale, maturata tra moda, fintech e consulenza strategica. Ha iniziato nel settore del fashion, dove ha imparato a trasformare estetica, coerenza visiva e trend in desiderabilità. È poi entrato nel mondo fintech, guidando strategie di crescita e acquisizione su scala internazionale, con un approccio orientato all’innovazione e alla distintività. Come consulente indipendente, ha supportato brand nazionali e globali a definire la propria identità e a progettare traiettorie di valore autentico e dal respiro fortemente internazionale. Nel 2024 ha co-fondato Wishew, con l’obiettivo di riportare autenticità e reciprocità al centro del panorama digitale.
Vincenzo De Caro
Vincenzo De Caro è un esperto di marketing digitale, con un focus su strategia, dati e performance. Dopo una formazione mirata sul digital marketing, ha affinato le sue competenze sviluppando strategie cross-channel e campagne adv internazionali ad alto impatto. Ha poi proseguito come consulente per brand globali, contribuendo a ottimizzare la presenza digitale e massimizzare i risultati attraverso approcci data-driven.

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