Cinema e teatro
Streghe da Marciapiede nasce all'interno della grande “famiglia” di Un Posto al Sole.
Sergio Ferroni

Il teatro Vittoria di Roma presenta “Streghe da Marciapiede”

Le attrici Luisa Amatucci, Miriam Candurro, Antonella Prisco e Gina Amarante, volti amati dal pubblico per i loro ruoli da protagoniste nella celebre serie di Rai3, si uniscono a Peppe Romano (anche lui in Un posto al sole) e, sotto la guida di Stefano Amatucci, storico regista della serie, intraprendono con entusiasmo e complicità questa nuova avventura teatrale. Con la stessa passione e dedizione che da anni li lega sul set, le attrici portano in scena talento, professionalità e il desiderio di offrire al pubblico uno spettacolo coinvolgente, divertente ma non “leggero”.  Un'esperienza che le permette di svelare un lato inedito della loro arte, mostrando una profondità espressiva diversa da quella a cui gli spettatori sono abituati.

Streghe da marciapiede è una black-comedy in cui quattro donne, quattro prostitute, si trovano accusate dell'omicidio di un giovane avvenuto nella loro casa. Il giovane, dalla presenza enigmatica e misteriosa, irrompe nelle loro esistenze come un'entità estranea, sconvolgendo l'equilibrio fragile delle quattro protagoniste. Le accusate descrivono il ragazzo come proveniente da mondi lontani, una sorta di angelo oscuro della notte. Le reazioni delle quattro amiche nei confronti dell'intrusoa mano a mano si differenziano. Alba, la più matura, ritrova in lui l'oggetto di un ambiguo sentimento materno (c'è un infanticidio nel passato di lei). Gina lo umilia e lo vessa, in accordo con la propria fondamentale aggressività sviluppatasi in seno ad una famiglia prevaricatrice e disfunzionale.  Tuna, la borghese  e intellettuale del gruppo, s'illude, per poco, di riscattare, in un contatto anche solo affettivo con quell'individuo d'incerta identità sessuale, la propria radicata natura omosessuale. Morena, la più esuberante, cerca la via d'un rapporto semplice e schietto attraverso il quale però rivive una violenza sessuale subita in passato. La vicenda è costruita ad "incastro” tra flash-back e confessioni. Ma è durante un interrogatorio che le quattro donne si avvolgono nella nebbia dei segreti e delle manipolazioni, adattando la verità ai propri interessi e gettando l’ispettore in un labirinto di ambiguità e mistero facendo crescere in lui, nel corso delle indagini,il sospetto sulla loro natura stregonesca che lo farà impazzire.

Note di regia.

Nella messa in scena ho ritenuto interessante apportare due modifiche pur lasciando integro il testo di Silvestri. Ho eliminato fisicamente il giovane misterioso dalla scena ma ho mantenuto la sua influenza e presenza attraverso i racconti delle quattro prostitute e dell'ispettore.  Quest'ultimo, a differenza del testo originale in cui era solo menzionato ed evocato, l’ho reso un personaggio reale, coinvolto fin dall'inizio dall'ombra del sospetto che le quattro imputate nascondessero una natura malefica, fino a diventare succube delle loro manipolazioni e delle dinamiche oscure che governano le menti e le vite delle quattro donne e dell’intera vicenda. Ho voluto una scenografia essenziale, lavorando principalmente su un disegno luci che mi permettesse di creare, oltre che le atmosfere giuste, anche il continuo passaggio, imposto dalla narrazione, tra passato e presente. Ho datato l’ambientazione intorno agli anni Venti del 1900. I costumi e il loro sapore libertyconferisce ai personaggi e alla storia una maggiore dimensione favolistica che mi ricordano alcune ambientazioni dei noir di Agata Christie.(Stefano Amatucci).

Streghe da Marciapiede vide il suo debutto nel 1992 al Festival di Benevento con Lucia Ragni, Gea Martire, Cetty Sommella e Imma Marolda per la regia dello stesso Francesco Silvestri e mai più da allora messo in scena.  

Francesco Silvestri

La scrittura di Francesco è meravigliosa, sempre in bilico tra realtà e immaginazione, sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, una doppia prospettiva voluta, e allo stesso tempo subita dall'umanità che abita le sue storie. Esse rappresentano tuttavia un ineludibile punto di contatto tematico tra questa scrittura e quella europea del Novecento.  Francesco Silvestri (Napoli 1958- 2023), attore e regista e tra i più originali drammaturghi del panorama teatrale nazionale, legato fortemente alla storia della Nuova Drammaturgia Napoletana, sviluppatasi tra gli anni ‘70 e ‘80, e ancora oggi viva e in evoluzione. Tra i tanti testi da lui scritti voglio ricordare Fratellini; Il topolino Crick; Saro e La Rosa; Angeli all’Inferno; La guerra di Martin, Fiori D’agave. Per Edizioni Mea è uscito il volume dal titolo “Per un teatro della fragilità” una raccolta di tre testi inediti – Gli occhi di Maddalena – Controcanto- Piume. 

Lo spettacolo Streghe Da Marciapiede debutta nel 2024 nella rassegna teatrale di teatro contemporaneo Vomeroff di Napoli e partecipa al Festival delle Ville Vesuviane. Lo spettacolo debutterà al Teatro Vittoria di Roma il 15 Aprile e resterà in scena fino al 19 Aprile.

Teatro Vittoria

Piazza S. Maria liberatrice 10, 00153 roma

TEL. 06 5781960 - FAX 06 5759935

 

 

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