Cinema e teatro
Un film di genere thriller, drammatico del 2024, diretto da Aaron Schimberg, con Sebastian Stan e Renate Reinsve. In uscita al cinema il 20 marzo 2025 per la durata 112 minuti. Distribuito da Lucky Red e Universal Pictures International Italy.
Francesca Sirignani

A DIFFERENT MAN

Nel film “A Different Man”, Edward è un giovane aspirante attore affetto da una malattia che causa la crescita di tumori benigni sul tessuto nervoso. A causa delle deformità al volto, è timido e solitario, finché non stringe amicizia con Ingrid, una drammaturga appena trasferitasi nel suo palazzo.

Dopo aver partecipato a una sperimentazione medica, Edward guarisce e il suo aspetto cambia radicalmente. Deciso a lasciarsi il passato alle spalle, inscena la propria morte e assume una nuova identità come agente immobiliare di nome Guy. Tuttavia, il suo passato torna a tormentarlo quando scopre che Ingrid ha scritto una pièce sulla loro amicizia. Spinto dal desiderio ossessivo di farne parte, si presenta all’audizione sotto falsa identità e ottiene il ruolo di se stesso prima della trasformazione.

Le cose si complicano ulteriormente con l’arrivo di Oswald, un uomo affetto dalla stessa malattia ma orgoglioso del proprio aspetto e determinato a vivere senza vergogna. Il confronto con lui costringe Edward a mettere in discussione le proprie scelte e la sua nuova identità.

Il film esplora il concetto di “mostruosità”, mettendo in discussione l’importanza dell’aspetto esteriore e il peso del primo sguardo. In un ribaltamento delle convenzioni, il principe azzurro si ritrova emarginato mentre a trionfare è colui che, secondo i canoni tradizionali, non avrebbe alcuna possibilità.

Schimberg confeziona una favola oscura e provocatoria, priva di soluzioni semplici o rassicuranti. Il suo sguardo è lucido e spietato, capace di mettere a nudo le ipocrisie della società e di interrogare lo spettatore stesso, sfidandolo a guardare oltre le apparenze. Non c’è spazio per compromessi o facili redenzioni: il film invita lo spettatore a riflettere profondamente sul proprio modo di percepire e accogliere la diversità, spingendolo a interrogarsi su pregiudizi, stereotipi e convinzioni personali. Attraverso la narrazione e i personaggi, l’opera cinematografica offre uno spunto di confronto con le proprie prospettive, stimolando una maggiore consapevolezza e apertura nei confronti dell’altro.

 

Francesca Sirignani

 

Francesca Sirignani

Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche ed europee. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza e, dopo aver ottenuto la seconda laurea in Studi Europei ed Internazionali, ha approfondito la conoscenza dell’inglese e del francese viaggiando e frequentando corsi linguistici all’estero. Collabora con diversi un periodici specializzati in viaggi e rivolti a chi è appassionato di turismo, cultura ed enogastronomia. Si è occupata anche della redazione dei magazine dell‘ Hotel Indigo St. George, un boutique hotel 5 stelle lusso di Roma. La passione che nutre per le culture, le tradizioni e i paesaggi di altri popoli l’ha sempre portata a viaggiare e a fotografare molti Paesi.

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