Polonia e Toscana. Armonie rinascimentali

Sito in un antico tempio sul Foro Romano, il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico è stato fondato a Roma nel 1429 da Papa Martino V che donò alla Corporazione dei farmacisti romani la Collegiata di San Lorenzo in Miranda.

In questa prestigiosa sede si è rinnovato il gemellaggio - siglato nel 2022- che prevede un intenso scambio di attività ed esperienze oltre che in ambito turistico anche nei settori dell’istruzione e della cultura, grazie ai numerosi tratti distintivi che accumunano le due destinazioni, polacca e italiana, tra cui storia, scambi artistici e culturali, siti UNESCO, natura e gastronomia.  

L’evento si è articolato su due aspetti, uno contemporaneo e l’altro storico: il ricco patrimonio artistico, la musica, la gastronomia e il ballo rinascimentale, in un viaggio nel tempo che ha attraversato il Rinascimento di Polonia e Toscana. Il racconto di due territori e di due storie, quella di Cracovia e la sua regione, la Malopolska, e della culla di questo periodo storico, la Toscana. Le eccellenze di quel secolo d’oro le ha unite per sempre e, da alcuni anni, ha dato vita ad una sinergia culturale e promozionale, favorendo lo sviluppo del turismo in entrambe le regioni e permettendo ai visitatori di scoprire le bellezze e le tradizioni di ciascuno dei due territori.

A fare gli onori di casa, Barbara Minczewa-Direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo a Roma, Francesco Tapinassi-Direttore di Toscana Promozione Turistica, l’Istituto Polacco di Roma, l’Ente Turistico della Regione Malopolska e il Municipio di Cracovia che, alla presenza del nuovo capo della missione diplomatica polacca in Italia, Ambasciatore Ryszard Schnepf e della vicepresidente della Regione Malopolska responsabile per la cultura e il turismo, Iwona Gibas, hanno avvalorato il forte legame che unisce queste terre e quanto il capoluogo della regione polacca debba la sua bellezza in gran parte ad artisti toscani del Rinascimento.  

Da una parte quindi Cracovia, rimasta intatta durante le guerre, che sfoggia opere del Rinascimento italiano di artisti quali Francesco Fiorentino, Bartolomeo Berrecci, Santi Gucci, Gaspare Castiglione di Firenze, molti dei quali toscani, che in questa terra hanno adottato usi e costumi locali. Il suo centro storico è riconosciuto dall’Unesco come uno dei 12 più preziosi complessi architettonici al mondo, ma anche l’intera regione Malopolska è ricca di opere di artisti toscani di epoca rinascimentale, come nelle località di Ksiaz Wielki, Sucha Beskidzka o Wisnicz, con 14 siti Unesco, oltre a una notevole biodiversità e varietà di paesaggi molto apprezzati dal turismo outdoor, ma anche cultura popolare e folklore, le tradizionali chiese in legno, la gastronomia (alcuni prodotti vennero portati in Polonia dalla stessa Bona Sforza), le  terme, la produzione di vini e i numerosi percorsi ciclabili.

Barbara Minczewa ha sottolineato: “Per la Polonia il mercato italiano è uno dei principali del nostro incoming e il percorso di sviluppo turistico intrapreso tra queste due regioni ci gratifica, non solo perché la Malopolska rappresenta il prodotto di punta per il turismo in Polonia, ma anche perché sono tante le peculiarità che accomunano queste terre, tra cui appunto storia, arte e eccellenze culturali, non dimenticando che la bellezza di Cracovia è dovuta in gran parte ad artisti toscani del Rinascimento. E Cracovia è in testa nella classifica per la scelta delle destinazioni polacche da parte degli italiani, grazie ai comodi collegamenti aerei dall’Italia, ma anche alla ricchezza culturale, paesaggistica e gastronomica della regione Malopolska. La Toscana ha un’anima sorella alla nostra e le affinità turistico-culturali sono davvero innumerevoli”.

Anche la Toscana sta puntando a promuovere l’outdoor, pur non trascurando le tematiche di siti Unesco ed enogastronomia, con uno sguardo attento anche al turismo femminile, fenomeno in crescita in questa terra grazie alle molte esperienze che si adattano alle esigenze delle donne in viaggio, che cercano relax e avventura.  

Francesco Tapinassi ha dichiarato: “Nella collaborazione con la Regione Malopolska e l’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, promoviamo le novità dell’offerta turistica della nostra regione. In particolare, il patrimonio Unesco della Toscana in collegamento con la polacca Malopolska, che ha la più alta concentrazione di Siti Patrimonio dell’Umanità nel Paese, attraverso altri due elementi di eccellenza culturale, la musica rinascimentale e la grande tradizione enogastronomica toscana con un esplicito riferimento alle sue radici rinascimentali. Uno dei momenti più alti nello sviluppo del nostro gusto, diventato immediatamente internazionale con l’arrivo di Caterina De’ Medici alla corte di Francia”.

Ha allietato la serata il concerto esclusivo degli Auser Musici, dal titolo “Del bell’Arno in sù la riva. Il rinascimento musicale in Toscana”, sotto la direzione di Carlo Ipata. Successivamente, sulla terrazza affacciata sui Fori imperiali, Cracovia Danza, unico ensemble professionale di danze storiche in Polonia, si è esibito in “Ballo in maschera della regina Bona Sforza alla corte reale di Wawel a Cracovia” (regina consorte di Polonia che diffuse la cultura rinascimentale italiana in terra polacca e l’arte del balletto), con musiche polacche e italiane, ispirato alle usanze della corte reale polacca ai tempi degli ultimi sovrani della dinastia degli Jagelloni.

Chiusura di serata con una ricca reinterpretazione di prodotti italiani giunti in Polonia durante il periodo rinascimentale, abbinati a prodotti locali. Una cena stellata firmata dallo Chef Robert Koczwara del ristorante Fiorentina Dom Polski di Cracovia (inserito tra le raccomandazioni dalla Guida Michelin 2024) che ha un forte legame con la bistecca alla Fiorentina (nel suo ristorante viene frollata a secco per 30 giorni prima di essere grigliata) e offre una delle migliori esperienze culinarie di Cracovia, e dalla Chef Federica Rittieri del ristorante Amorvino, presso la Tenuta Fertuna nel cuore della Maremma toscana che propone la tipica cucina maremmana in chiave moderna. 

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