Enogastronomia
Dopo Astemio e Quartino, l’imprenditore Marco Wu apre a San Giovanni un’enoteca dedicata alle migliori referenze del Giappone, replicando il format che comprende un ampio numero di etichette e una proposta gastronomica di eccellenza.
Maria Teresa Mattogno

ENOSAKE: IL RISTORANTE NIPPONICO DA NON PERDERE A ROMA

Enosake, nel cuore del quartiere San Giovanni di Roma,  si presenta come una classica izakaya (tipico locale giapponese in cui protagonista è la bevuta, accompagnata da una proposta gastronomica adeguata).Uno stile autentico e uno spazio in cui potersi immergere nella cultura enologica del Giappone, sperimentando tra le diverse proposte al calice, e affiancare a ogni bevuta la portata più adatta.

Come gli altri indirizzi di proprietà di Marco Wu, anche Enosake si caratterizza per l'immensa varietà delle etichette che compongono la cantina. Una lista di oltre trecento referenze che, in linea con la filosofia che ha contribuito al successo di Astemio e Quartino, si possono degustare al tavolo (accompagnate ad alcune specialità di cucina giapponese) o acquistare e portare a casa allo stesso prezzo. Si spazia tra le varie tipologie, dalle “bollicine” a quelli più dolci, un’ampia varietà per tutti i palati e per ogni portata. Non mancano anche champagne, vini bianchi e rossi, e una cocktail list con drink originali.

Da Enosake viene prestata attenzione al gusto di ogni ingrediente in modo da esaltarlo ulteriormente per rendere deliziosa ogni pietanza. Dal pranzo fino al dopo cena, si accoglie la clientela con un’offerta gastronomica di tradizione, che comprende gyoza in diverse varianti, tra cui spiccano quelli di wagyu; il prelibato e succulento manzo giapponese dall’incredibile marezzatura è quello di Ozaki beef Japan,  bovini Kuroge allevati da Muhenaru Ozaki san (unico allevatore in tutto il Giappone a poter dare il proprio nome alla propria carne).

Ampia la linea di sushi, a cui si affiancano carpaccio di capasanta di Hokkaido (più dolce e morbida di quella classica), tartare di tonno Balfegò (famiglia di allevatori del prelibato tonno rosso, da 5 generazioni); e poi diverse varietà di ramen, preparati con una cottura antica di oltre 10 ore, o il tiramisù al tè matcha, per rappresentare tutte le tipicità di una cucina troppo spesso ridotta a pochi piatti, e che invece (come per i sake) merita di essere approfondita in ogni suo aspetto.

Un’altra caratteristica del locale riguarda la possibilità di acquistare tutti gli utensili, dalle porcellane agli strumenti per realizzare i piatti, il servizio e numerosi pezzi che arrivano direttamente dalle diverse regioni dell’arcipelago nipponico.

Il personale, inoltre, è  accogliente, qualificato e sempre disponibile. Nota di merito soprattutto a Jacqueline Capuzzi, Restaurant Manager di Enosaka,  attenta alle esigenze del cliente che può così vivere da protagonista indimenticabili momenti.

Da Enosake si può assaporare l’autentica cucina giapponese che rispetta la stagionalità, prestando particolare attenzione alla creatività, avendo cura della decorazione e della presentazione del cibo dando così importanza anche al “mangiare con lo sguardo”.

 

 

Maria Teresa Mattogno

 

PER INFORMAZIONI:

Enosake

Viale Carlo Felice 29/31 - Roma

Tel. 06 7049 2958

Chiuso la domenica

instagram.com/enosake.sushi/

 

 

Maria Teresa Mattogno

Docente di lettere moderne, accompagnatrice e guida turistica si è subito avvicinata al mondo della comunicazione scrivendo con particolare interesse di soggiorni in montagna e in capitali europee. Amante della lettura e appassionata di viaggi, scrive di ciò che ogni Paese regala al visitatore specializzandosi in tematiche di turismo culturale, ambientale ed enogastronomico.

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