Arte e cultura
Cosenza è nota internazionalmente per il MAB Museo all'Aperto Bilotti nato nel 2005 dalla generosità del mecenate Carlo Bilotti con una delle collezioni d'arte moderna e contemporanea considerata tra le più importanti al mondo
Sergio Ferroni

Cosenza - il colonnato di Sosno al Mab

Cosenza è nota internazionalmente per il MAB Museo all'Aperto Bilotti nato nel 2005 dalla generosità del mecenate Carlo Bilotti con una delle collezioni d'arte moderna e contemporanea considerata tra le più importanti al mondo. Nel 2005 con la mostra "Da Picasso a Warhol" la collezione è stata in parte esposta a Cosenza. 40 sculture monumentali dei massimi artisti del '900, sono collocate nel corso pedonalizzato e concretizzano l'ideale visione di Bilotti di includere l'arte nella quotidianità a saldare il rapporto tra cittadini, arte, ambiente ed architettura offrendo un nuovo dialogo di coesione sociale. Inaugurato nel 2005 dal Presidente Unesco Gianni Puglisi che lo definì "patrimonio culturale d'interesse pubblico avente valore di civiltà" insieme al Viceministro per i Beni Culturali Antonio Martuscello, il Soprintendente capitolino Eugenio La Rocca e il critico Prof. Maurizio Calvesi. Il museo all'aperto è caposaldo dell'identità culturale della città con libere modalità di accesso lasciando il posto alla libertà individuale e alla piena disponibilità di fruizione. 

Tra gli artisti del MAB Sacha Sosno scelto come altri con l'obiettivo di rievocare la Magna Grecia e i grandi episodi del mito che hanno popolato i racconti del nostro territorio e che restituiscono al presente un passato glorioso insieme al gruppo di "Ettore e Andromaca" e gli "Archeologi" di Giorgio de Chirico, la "Sibilla" di Pericle Fazzini, la "Cariatide" di Mario Sironi, il "Toro", la "Niobe" e la "Leda e il cigno" di Antonietta Raphael, la "Chimera" di Alba Gonzales, scomparsa  lo scorso 18 luglio 2024.

 Sosno, infatti, dal 1993 in Grecia,  elabora gli archetipi dell’arte antica quale nozione di memoria collettiva, utilizzando il suo peculiare linguaggio dell’obliterazione. Il suo lavoro è evocativo di come il nostro quotidiano sia radicato sul modello e sul pensiero classico occidentale.  Opere classiche convivono nel Museo all'Aperto di Cosenza con le avanguardie, dal cubismo di Severini al futurismo di Balla, alla metafisica di De Chirico e al surrealismo di Dalì.  Lo spazio urbano è sollecitato inoltre dal monumentalismo massivo ed epico di Sironi e Martini, eredi di una statuaria dalle antiche radici. Sono inoltre evidenti le soluzioni innovative di Manzù, Greco, Fazzini pur nel rispetto della tradizione,  gli echi internazionali della Raphael e le inedite panche di Consagra che uniscono l'intento decorativo a un uso funzionale.

Il colonnato installazione ambientale-architettonica-scultorea concettualmente interattiva coinvolge lo spettatore con un ruolo attivo facendolo muovere all'interno attraversando la storia classica. Sculture che rappresentano il vuoto, la “non presenza” ottenuta con razionalità come le 3 colonne doriche che si delineano ritagliate in rigorose lastra di marmo statuario di Carrara.

Una delle colonne è stata ieri danneggiata ma l'assessora Pina Incarnato, sempre attenta alla valorizzazione del progetto MAB, ha avvisato subito la Soprintendenza ed è intervenuta immediatamente mettendo in sicurezza i frammenti con La Bretia Restauri che da anni si occupa della manutenzione per avviare il restauro e la ricollocazione. Già nel 2013 una delle tre colonne doriche, è stata investita e danneggiata da un camion di Ecologia oggi e grazie al determinato intervento della dirigente comunale la dr.ssa Marilena Cerzoso è stata restaurata e ricollocata nel 2015. Con Decreto del Ministero per i Beni Culturali n. 1088 del 10 ottobre 2019 il MAB è stato dichiarato d'interesse particolarmente importante "in quanto presenta carattere d'interesse artistico di rilevanza culturale e quale testimonianza dell'identità collettiva".

La forza dell'Arte allinea Cosenza, con lavori degli stessi artisti, ai luoghi divenuti icone della civiltà universale: Manzù è davanti la sede dell’ONU e nella porta della Basilica Vaticana, Consagra al Parlamento Europeo, al Quirinale e in Piazza Duomo a Milano, Sironi alla Camera dei Deputati e con lui Martini all'Università La Sapienza. Gli artisti presenti a Cosenza sono anche protagonisti nei più importanti musei dal Metropolitan al Moma, dalla Tate, all'Ermitage e al Guggenheim.

 

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