Territorio
Passione e rigore storico in una pregevole pubblicazione che ricostruisce le origini e la storia dell’attuale Montefino.
Roberto Dionisi

Da Montesecco a Montefino. Ricostruita la storia del borgo abruzzese.

Tipico borgo fortificato, esempio classico di incastellamento medievale alla sommità di una altura, da cui il nome di monte, in origine secco, poi mutato in Montefino; dotato di un castello risalente ai Duchi di Acquaviva e di una preesistente fortezza e immerso in un paesaggio collinare caratterizzato da formazioni di Calanchi; Montefino meritava finalmente una ricostruzione storica delle sue origini.

A scriverla, l’attuale sindaco Ernesto Piccari, curioso esempio di primo cittadino appassionato e di rigoroso bibliofilo e storico (…che però esercita la professione di medico e odontoiatra!) Ma l’interesse per la ricerca e l’approfondimento bibliografico e storico lo accompagna da sempre facendone un vero studioso e cultore di storia locale.

Peraltro, se il suo ruolo di sindaco di Montefino potrebbe far pensare che il libro possa essere una sorta di doveroso pegno da pagare al proprio luogo natio, ebbene il suo non essere nativo di Montefino, ma l’esserci bensì arrivato per motivi professionali ( o forse, come sanno coloro che conoscono la bella moglie, per motivi…sentimentali) ma ancor di più la stessa rigorosa trattazione del tema che non indulge affatto al facile ricordo “del buon tempo passato” limitando invece la ricostruzione storica dalle prime origini fino soltanto all’Unità d’Italia, fanno del libro un ottimo testo che risponde ai più rigorosi canoni della storiografia, da consegnare al mondo degli studiosi e dei cultori di storia più che a quello dei nostalgici o dei campanilisti paesani.

E così la storia di Montefino, dall’originario Mons Siccus fino al suo cambiamento in Montefino nel 1863, si dipana attraverso una attenta e rigorosa ricerca documentaria e bibliografica; restituendo alla località e al relativo territorio l’interesse e l’attenzione finora mancati.

News correlate
8 marzo: Donne in Campo - Cia Confagricoltori per un’agricoltura plurale che guarda al futuro

Ridare spazio e risorse alle agricoltrici nelle politiche nazionali e Ue


Florovivaismo: Cia Confagricoltori, bene via libera della Camera al Ddl. Serve nuovo slancio

Ora tempi brevi al Senato per dare quadro normativo organico a settore strategico dell’agricoltura italiana


Cia-Agricoltori Italiani: bene riconoscimento agricoltori come custodi di territorio e ambiente

Il presidente Fini sul via libera definitivo al ddl: “Settore garantisce un presidio insostituibile sotto il profilo ecologico”


Cia-Agricoltori Italiani: bene riconoscimento agricoltori come custodi di territorio e ambiente

Il presidente Fini sull’ok della Camera alla proposta di legge: “Settore non inquina, ma garantisce un presidio insostituibile sotto il profilo ecologico”


Il futuro del turismo a Cortina nel segno di sostenibilità, accessibilità e inclusività

Una nuova e rafforzata sinergia fra pubblico e privato è la chiave dello sviluppo dei prossimi anni in vista dei Giochi Olimpici invernali del 2026


Appuntamento di inizio anno a Verona

Se siete a Verona da Capodanno all’Epifania, oltre a godere ancora dell’atmosfera festiva, potrete intrattenervi con appuntamenti culturali d’eccezione, impreziositi da contesti storici e architettonici evocativi, in sintonia con lo stile scaligero.


Strada Regia delle Calabrie

L’itinerario borbonico sorto sul tracciato dell’antica strada romana sfiorata da 2300 anni di storia oggi è la prima grande rete culturale del Sud Italia


Agroalimentare: la creazione di valore per il Made in Italy al centro dell'impegno per la tracciabilità delle filiere

Un nuovo paradigma per la filiera orticola italiana. Road to Quality è il marchio che garantisce la tracciabilità totale dei materiali (semi e piantine)


Allegria, humour e ironia alla sfilata di carnevale a Cantù.

Grande successo e sold out per le date del 5 e del 19 febbraio, rimane la grande sfilata finale del 25 febbraio 2023


Il modello Mattei e la nuova strategia dell’ Italia

Il modello Mattei, denominato “L’Africa per l’Africa”, in che cosa consisteva? Ne parliamo con l’ammiraglio Nicola de Felice