Turismo
UN FANTASTICO “nido d’aquila” SOPRA BOLZANO
Maria Teresa Mattogno

ADLER LODGE RITTEN: UN FIORE ALL'OCCHIELLO DELL'OSPITALITA'

Incredibile, inaspettato e magnifico l’Adler Lodge Ritten emerge, all’improvviso, in mezzo ai boschi che rivestono l’altopiano del Renon. Sembra impossibile che, ad appena pochi chilometri di distanza, si distenda la città di Bolzano con il suo traffico e le sue fabbriche, la ferrovia e l’autostrada per cui, soprattutto per chi arriva con la funivia, l’impatto con questo straordinario eco rifugio, a 1200 metri di altitudine, è sorprendente.

Come l’aquila prepara il suo nido, così anche gli architetti Andreas e Klaus Sanoner e Hugo Demetz non sono andati lontano a scegliere i materiali per costruire il corpo centrale del nuovo hotel e i 20 deliziosi chalet che ne fanno parte. Hanno preferito usare il legno degli abeti e dei larici per rivestire le pareti e i soffitti, il rovere per i pavimenti e hanno dipinto di nero gli esterni cercando di  creare un impatto  poco invasivo con il paesaggio in modo tale da far apparire fortissima la continuità con il vicino bosco.

Non ci sono quadri appesi alle pareti e il motivo appare subito chiaro: quale dipinto potrebbe competere con lo scenario maestoso ed unico al mondo che le grandi vetrate, frontali e laterali, mostrano delle più belle montagne delle Dolomiti innevate? Nessun pittore può riprodurre il tenue rosa che le tinge all’alba o il rosso splendente che le illumina al tramonto.

Le luci soffuse, l’allegro tepore dei camini accesi e la quiete che aleggia ovunque invitano ad un completo relax rigenerante per tutti gli ospiti che sono, almeno per qualche giorno, fuggiti “via dalla pazza folla”.

All’ Adler tutto è curato nei minimi particolari e tutto parla di eleganza e del massimo benessere, dall’atrio spazioso alle confortevoli suite, dalla meravigliosa piscina, con calda acqua salata, che unisce interno ed esterno, alla SPA che si estende nel bosco, dalla terrazza panoramica del ristorante alla palestra dotata delle più moderne attrezzature ginniche, ma anche tutto evidenzia un lusso informale che invita gli ospiti a vivere una vacanza rigenerante.

Scegliere di soggiornare in uno dei 20 chalet è come realizzare il sogno di possedere un rifugio tutto proprio in alta montagna, godendo di una bio sauna personale e trascorrendo le serate vicino al caminetto, vivendo la vacanza in una assoluta e rara libertà.

L’altopiano del Renon gode, per la sua speciale posizione geografica, di un clima particolarmente mite durante tutto l’anno così che l’ospite può dedicarsi a varie attività all’aperto come escursioni  a piedi o in bicicletta nel bosco, esplorare la flora e la fauna locale, cercare scorci panoramici sempre nuovi per fotografie meravigliose o sciare sulle vicine piste da sci.

Soggiornare all’Adler fa sperimentare un modo di vivere quasi dimenticato dove la natura è protagonista con i profumi delle sue erbe e delle abetaie, con il suo silenzio rotto soltanto dallo sferragliare del rosso trenino, a scartamento ridotto, che dalla stazione di Soprabolzano arriva fino a quella di Collalbo.

Anche nella SPA la natura regna sovrana perché tutti i prodotti di bellezza utilizzati sono composti da erbe curative e profumi alpini. Vicino alla SPA si trova  l’area fitness, con grandi vetrate panoramiche che rendono ancora più piacevole frequentare le lezioni di yoga in gruppo o individuali.

Benessere significa anche cucina genuina ed è quella realizzata dallo chef Hannes Pignater che utilizza materie prime a Km 0. I piatti sono quelli della tradizione tirolese ma anche mediterranea, ricreati e “aggiornati” in modo più leggero e moderno.

“Let your soul fly” è lo slogan del nuovissimo Adler Lodge Ritten  a cinque stelle e mai come in questo caso un nome è più appropriato: adler, in tedesco, significa aquila e proprio come la regina dei cieli, in questo luogo straordinario, la mente e il corpo possono spaziare liberi e abbracciare con lo sguardo una visuale più ampia e maestosa.

Sigmund Freud ha soggiornato sull’altopiano del Renon e amava passeggiare fra gli abeti, a lui è intitolato un sentiero nel bosco. Il grande psicanalista così scrisse al suo amico C.G. Jung a proposito della sua vacanza Soprabolzano: “Qui ho scoperto l’inesauribile piacere del dolce far niente".

Una vacanza all’Adler però, con buona pace di Freud, oltre al dolce far niente, riserva un’infinità di altre piacevoli sorprese, come è nella plurisecolare tradizione del marchio Adler nel settore degli alberghi di lusso, e vale la pena e la gioia di scoprirle.

Maria Teresa Mattogno

 

 

 

 

 

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