MERCATINI DI NATALE A BOLZANO

Sfavillio di luci multicolori, antiche melodie, nuovi profumi e odori che aleggiano nell’aria, gridolini gioiosi dei bambini: ogni anno, a dicembre, Piazza Walther e dintorni cambiano aspetto e indossano un fantastico abito delle feste.

Dal 28 novembre al 6 gennaio 2020, infatti, ogni giorno, si rinnova la magica atmosfera dei mercatini di Natale. Dall’alto del suo piedistallo, Walther von der Vogelweide sembra guardare compiaciuto la sua piazza invasa allegramente da 80 casette di legno con i loro tetti di feltro e le loro meravigliose mercanzie. Non mancano le novità ma tutto è prodotto ed offerto nel rispetto delle tradizioni artigianali ed enogastronomiche.

Gironzolando alla ricerca del regalo più bello, si resta ammirati davanti alla varietà degli oggetti e alla creatività degli espositori: si ha la sensazione di fare un tuffo nel passato quando, ancora ignari dei prodigi della tecnologia, il Natale si festeggiava con semplici cose nate dalle abili mani degli artigiani ma anche dei bambini: stelline di paglia, pupazzi di fieno, alberelli di Natale adorni di rotonde fettine di arancia essiccate e melucce rosse. Il tempo sembra essersi fermato perché ritroviamo gli addobbi natalizi  di una volta, rivisitati e più scintillanti ma sempre bellissimi nella loro semplicità.

Gli scultori espongono le statuette dei personaggi del presepe intagliate nel legno e riprodotte, ancora come un tempo, nello stesso atteggiamento: Maria e Giuseppe in ginocchio davanti al Bambino Gesù adagiato nella mangiatoia, le pecorelle e gli angioletti, i pastori e i re Magi che gli fanno corona. Di legno, però, sono anche esposti giocattoli e accessori per la casa, sopramobili e decorazioni originali.

Impossibile non fermarsi per ammirare le tovaglie, i centrini o i cuscini tessuti seguendo i disegni tipici tirolesi dove predominano le stelle alpine, i cerbiatti e le aquile insieme a tanti cuoricini. Anche le morbide pantofole di feltro o i maglioni, i berretti e le sciarpe di lana lavorate a mano possono essere un regalo gradito perché soffici, caldi e dai colori smaglianti.

La creatività trionfa anche nel fare collane e braccialetti con i tipici bottoni di legno o di osso oppure con le pietre delle vicine montagne, mentre cappelli di lana e di feltro non lasciano che l’imbarazzo della scelta.

Se poi, ad un certo punto, si è un po’ stanchi  della caccia al regalo più bello, ai grandi e ai piccini è offerta una vasta gamma di prodotti genuini e della migliore tradizione gastronomica locale: dallo speck alle varie qualità di salami e salamini, dal wurstel con crauti ai fumanti canederli, dagli schlutzkrapfen (ravioli di ricotta e spinaci) ai famosi brezel, dallo strudel alla torta Sacher, tutto  emana un insieme di  odori, o meglio profumi, che ricordano la cucina della nonne.

Quando poi il freddo si fa sentire, cosa c’è di meglio di una tazza di vin brûlé sorseggiato davanti alla fiamma di un rustico braciere?

Oltre a stupire con i suoi mercatini natalizi, Bolzano offre, in questo periodo, ai visitatori molteplici iniziative. Per i bambini, ma anche per i grandi, nel parco della stazione ferroviaria, c’è una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio. Per chi non vuole osare volteggi e cadute, è possibile scegliere una bella passeggiata in carrozza d’epoca trainata da cavalli di razza altoatesina con il mantello bianco e maculato di nero come il cavallo di Pippi Calzelunghe. Molto amati dai bambini sono i docili pony, oppure si può optare per un giro in giostra o sul trenino elettrico.

Attività e laboratori sono stati programmati per i piccoli visitatori ai quali è anche offerto uno spettacolo del teatro dei burattini che fa rivivere ai grandi un tempo passato quando non c’erano videogiochi e tanta tv.

A questo proposito, in Via degli Argentieri, nel Palazzo Mercantile è allestita una mostra straordinaria che fa compiere al visitatore un vero e proprio tuffo nel passato o per meglio dire nel “paese dei balocchi”.

“C’era una volta…” presenta collezioni di privati che hanno raccolto e conservato con cura giochi e giocattoli dal 1880 al 1950: trenini e stazioni ferroviarie, soldatini delle varie epoche ed armi con i loro veicoli militari, le automobiline e le moto, le bambole di porcellana o di celluloide e le loro camerette, giostrine e libri delle fiabe. La latta, lo stagno o il piombo sono stati poi, purtroppo, sostituiti dalla plastica e le batterie hanno sostituito i giri della piccola chiave che dava il movimento ai giocattoli.

Non può mancare una visita ad un “signore” di un passato ancora più lontano: Ötzi, la mummia del pastore di 5000 anni fa, ci aspetta nel vicino Museo dell’Archeologia.

Bolzano, con i suoi mercatini, le sue luminarie e tanti eventi in programma, attende a braccia aperte i suoi visitatori ed augura loro un lieto Natale.

Maria Teresa Mattogno