Enogastronomia
Roberto Dionisi
Alla scoperta di itinerari gastronomici insoliti
Nel mezzo dell’Abruzzo selvaggio c’è un locale che guarda invece al selvaggio West.
Il nome stesso è tutto un programma: SALOON. Un locale sicuramente fuori dagli schemi, per chi cerca originalità... ma anche tradizione!
Si perché in realtà il SALOON di Montefino, in provincia di Teramo, costituisce una originale combinazione di piatti ispirati al Far West, con nomi evocativi come: spaghetti western, fumo che tuona, ceci alla Toro Seduto, ostriche della prateria, bisonte alla pietra ollare, occhi di coyote, palle di coyote su fondo di salvia e pistacchio…
E altrettanti piatti, invece, della più pura tradizione abruzzese come: : lu maccarone di lu mulinare, tajarille e fasciule, arrosticini, trippa, baccalà, castrato, polenta al forno, screppelle… più ben 22 tipi di pizze!
Questa combinazione, che potrebbe apparire bizzarra, ma dove invece la tradizione incontra l’originalità, in realtà altro non è che il prodotto esatto della coppia di proprietari che curano direttamente il ristorante: lui, Pierluigi, creativo e fantasioso, alla costante ricerca di originalità e appassionato da sempre del mondo western; lei, Rita, genuina interprete della grande tradizione gastronomica abruzzese, o forse ancor più specificamente teramana che, dalla sua cucina dove realizza ogni piatto con le sue mani, non sa comunque prescindere da saperi e sapori antichi di un territorio che costituisce l’eccellenza vera della cucina italiana. Si perché quando la nostra penisola non era ancora Italia, ma Stato Pontificio o Regno delle Due Sicilie, quel territorio di confine identificato oggi con la provincia di Teramo, è stata terra di fusione e di sintesi di tutte le influenze che dalla Sicilia, passando per la Puglia o la Campania si sono mescolate, arricchendole, alle tradizioni culinarie romane e di tutto il territorio del centro Italia e su, fino alla Romagna e oltre.
Il Saloon ricavato da locali scavati oltre 100 anni fa dentro una parete di tufo, è affacciato sulla Valle del Fino di fronte all’imponente catena del Gran Sasso, e si apre sulla piazza principale di Montefino, da cui si gode di una vista spettacolare.
I prodotti sono tutti accuratamente selezionati e, per la maggior parte, di produzione diretta. Così come il vino della casa. Gli ingredienti sono tutti preparati a mano da Rita e lo stesso vale per pasta, dolci eccetera.
Se siete in cerca di sapori unici e di eccellenza, a partire dagli antipasti fino a primi, secondi, pizza e dolci, questo è l’indirizzo giusto.
Fondatore del magazine, scrive anche di arte, architettura e design, eventi e turismo
Dello stesso autore
- Michele Rosa al Grenada Pavilion. Esposizione Internazionale d’Arte Venezia
- Terme Preistoriche Resort & Spa - Parola d'ordine: rigenerazione
- Un nuovo gioiello brilla nei Caraibi orientali. Inaugura il Sandals Saint Vincent and the Grenadines.
- La Thuile: LTH Spring Music Festival, fine stagione a ritmo di musica
- Green Belt, la natura all’ombra della Cortina di Ferro
- La Thuile - Il risveglio della montagna.
- Avalon Waterways e la Senna: impressioni fluviali sulle orme di Monet
- Roma Arte Fondazione Museo Venanzo Crocetti
- Monterosa Ski: prolungata al 1° aprile l’apertura delle ski-area satelliti
- Alle Bahamas i matrimoni da sogno diventano realtà
- Elenco completo...
Sono trascorsi 10 anni da quando i Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato sono stati inseriti nella lista Patrimonio Unesco
“Agnello glassato alla mela annurca Igp” sul podio, a Roma, dell’iniziativa Turismo Verde-Cia. Al centro i piatti tipici della cucina contadina e la condivisione con gli studenti degli istituti alberghieri
A Firenze l’incontro tosco-pugliese tra due sigilli di qualità. In comune storie secolari e sapori autentici
La storica Guida Michelin, che per oltre 120 anni ha premiato i migliori ristoranti al mondo, ha presentato ufficialmente la quinta edizione della Guida dedicata all'arcipelago maltese di Malta.
A dirigere il locale Daniele Landi e Massimiliano Lamanna (in foto)
Torna la manifestazione al Portico d’Ottavia nell’antico ghetto, dove il prezioso ortaggio è orgoglio per i romani e attrazione per i turisti e a Roma vanta una lunga tradizione gastronomica, crudo o cotto ‘alla romana’ e fritto croccante ‘alla giudìa’
In occasione della nomina di Gorizia e Nova Gorica a Capitali Europee della Cultura 2025, vi suggeriamo un viaggio dei sensi oltre confine, alla scoperta dei vini dell’Ovest sloveno, tra le zone di Brda, Vipava, Carso e Istria.
La produzione resta stabile (4 milioni di forme). Il prezzo medio all’ingrosso ha registrato un lieve calo (-5%) rispetto al 2022, ma è in decisa ripresa nel 2024
Il pesto più buono del mondo lo fa Mattia Bassi di Genova, 56 anni, 3 figli, ingegnere navale che vive sulle Alture dell’Acquasanta nel ponente genovese.
Passione e professionalità nel mondo enogastronomico