Arte e cultura
Il Sermonet’amo è uno dei primi concorsi di poesia dialettale per i ragazzi della provincia di Sermoneta, in provincia di Latina, ed è senz’altro il più longevo (dieci edizioni, per l’appunto).
Sergio Ferroni

Grande successo per il Sermonet’amo decima edizione

Il primo giugno si è svolta nel plesso scolastico di Doganella a Sermoneta, in provincia di Latina, la premiazione del concorso di poesie e racconti brevi in dialetto sermonetano, riservato ai ragazzi della scuola di Sermoneta, denominato Sermonet’amo in poesia, giunto alla decima edizione.

Il Sermonet’amo è uno dei primi concorsi di poesia dialettale per i ragazzi della provincia di Latina ed è senz’altro il più longevo (dieci edizioni, per l’appunto).  La caratteristica di questo concorso di poesie e racconti in dialetto sermonetano è quella di coinvolgere i bambini e i ragazzi della scuola di tutto il territorio sermonetano con composizione (in poesia e in prosa) dal tema libero.  Partecipano i ragazzi della quarta e quinta classe della scuola primaria e quelli della prima, seconda e terza classe della scuola secondaria di primo grado. I ragazzi, nel corso dell’anno scolastico, approfondiscono la loro conoscenza del dialetto (attraverso testi scritti e soprattutto attraverso la tradizione orale della propria famiglia e delle proprie amicizie del paese) e della storia e delle tradizioni di Sermoneta.  Compongono le loro poesie e i loro racconti, (genuini, freschi, spontanei) e alla fine dell’anno scolastico una giuria individua i ragazzi vincitori, stila la classifica e si conclude il tutto con la giornata di premiazione ed una festa collettiva. I ragazzi affrontano un po’ tutti i temi nelle loro composizioni: la guerra e la pace (tema purtroppo attualissimo), le tradizioni sermonetane, le bellezze artistiche di Sermoneta e Ninfa con il suo meraviglioso giardino, la propria famiglia (in particolare i nonni), le amicizie, la natura e la difesa del creato, l’amore ecc. I ragazzi riescono a vedere e a individuare cose, aspetti, prospettive che spesso noi adulti non riusciamo a cogliere. Elo fanno con un’arma formidabile: la fantasia.  In questa decima edizione i ragazzi hanno composto ben 190 poesie e racconti brevi in dialetto sermonetano, con undici classi partecipanti, portando il totale, nell’arco temporale delle dieci edizioni, a ben 1300 composizioni.   Il Sermonet’amo, è stato ideato nel 2009 dall’Archeoclub di Sermoneta e dall’allora presidente Dante Ceccarini (ora presidente onorario), continuato dall’attuale Archeoclub (con la presidentessa Sonia Testa), in collaborazione con altre associazioni sermonetane (Associazione teatrale Dritto e rovescio, Associazione Lepanto, ecc.) e con singoli appassionati cittadini. Anno dopo anno il concorso è cresciuto e si è arrivati ad un traguardo importante: la decima edizione.

Lo scopo del progetto Sermonet’amo è quello della riscoperta, della valorizzazione e della diffusione del dialetto sermonetano presso le nuove generazioni, sia di origine sermonetana che di origine non sermonetana, affiancando l’uso di quello che è considerato un bene immateriale (i dialetti italiani, le parlate locali italiane) ad un altro bene immateriale (la lingua italiana). Quindi lo scopo ultimo è quello di affiancare, non certo di sostituire, il dialetto alla lingua italiana: l’uso dell’uno non esclude l’altra e c’è un arricchimento reciproco.   Il Sermonet’amo in poesia, organizzato dall’Archeoclub di Sermoneta, vanta la collaborazione fattiva dell’Istituto Donna Lelia Caetani di Sermoneta e del Comune di Sermoneta.

Ecco i risultati. Per la sezione Poesie: Prima classificata la poesia di Valeria Pirani (4° A Centro Storico) “Jó vicolo ruscio”; Seconda classificata la poesia di Michele Giordano Gardin (4° A Pontenuovo) “Omaggio a De André”; Terza classificata la poesia di Emanuele Coniglio (I C Doganella) “J’ócchi dei mammòcci”; Quarta classificata la poesia di Isabel Dal Seno (5° A Doganella) “L’amore chìglio vero”; Quinta classificata la poesia di Camilla Maestà (4° C Pontenuovo) “Giungla”; Menzione speciale per Sofia Basso (I B Doganella) con “La guèra”. Per la sezione Racconti brevi: Primo classificato il racconto di Micol Rita Maravolo (4° A Centro Storico) “Nonno-luccicandrèlla”; Seconda classificato il racconto di William Giagoni (4° A Centro Storico) “Non ci ferma niciùno”; Terzo classificato Giuseppe Marcelli (4° A Centro Storico) “I faùni”. Menzione speciale il racconto di Alessia Dionigi, Gaetano Passariello e Daniele Raponi (5° A Doganella) “’Ngìma aglio castéglio”. I premi per i ragazzi consistono in buoni-acquisto libri e materiale scolastico, sia per il singolo alunno che per la classe e sono stati messi a disposizione dal Comune di Sermoneta e dallo stesso Archeoclub di Sermoneta. Inoltre, sono stati donati ai ragazzi da parte dell’Archeoclub libri di dialetto sermonetano, libri storici e romanzi che parlano del territorio sermonetano, libri di storia dell’arte sermonetana e riviste locali che parlano della storia e delle tradizioni dei monti lepini (come la rivista Nuova Informazione).  La cerimonia di premiazione, alla quale hanno partecipato i ragazzi vincitori con i genitori, le insegnanti, il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli, il vicesindaco Nicola Minniti, i membri dell’Archeoclub (Dante Ceccarini, presidente onorario, Sonia Testa, presidente effettivo, e altri membri del direttivo, Anna Marchioni, Edwige Avvisati, Carla Gori, Benilde Manciocchi, Francesco Ceccarini) e la professoressa Anna Maria Fallongo (Unitre Sermoneta), si è trasformata in una bella festa di poesia dialettale, molto fresca e animata, da parte soprattutto dei ragazzi (emozionati e allo stesso tempo orgogliosi dei loro lavori) ed è terminata con l’arrivederci al prossimo anno, undicesima edizione.

 

 

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