Architettura e design
Foundraiser del primo anno di vita del Forum sull’ Antropocene & Parco Regionale dell’Appia Antica. Vivere nel Forum Antropocene Forest, Medicine & Biophilia 22-23 marzo 2019 Parco Regionale dell’Appia Antica.
Sergio Ferroni

La Fondazione Appia Antica lancia il primo “Living in the Anthropocene Forum” per iniziare lo sviluppo del Parco Appia Antica e Roma come modello per le città verdi.

"Quand'è stata l'ultima volta che avete camminato in un bosco tanto bello da fermarvi ad ammirarlo? Quand'è stata l'ultima volta che avete notato i boccioli in primavera, o avete osservato con attenzione i motivi disegnati dalla brina invernale su una foglia? Quante ore invece passate a guardare uno schermo? Quante volte avete controllato il telefono solo oggi? Forse, chiusi nel vostro ufficio con l'aria condizionata o il riscaldamento, non avete neppure notato che tempo fa. Potreste persino esservi persi il cambio della stagione. Vi siete accorti che la fuori è primavera? O che è arrivato l'autunno?....”

Con queste parole si apre il libro di Qing Li, "Shinrin - Yoku, Immergersi nei boschi. Il metodo giapponese per coltivare la felicità e vivere più a lungo" (Rizzoli editore).

Il discorso che seguirà nel libro si prospetta profondo, ma anche semplice come una canzone del primo Dylan.

Il professor Qing Li è immunologo e fondatore della Società Giapponese di Medicina Forestale.

È stato lui l’ospite d’onore del Forum organizzato dalla Fondazione Appia Antica tenutosi il 22 e 23 marzo presso gli spazi del Complesso industriale Ex Cartiera Latina sede del Parco Regionale dell’Appia Antica, in Via Appia Antica 42.

È in virtù della dedizione di personalità scientifiche come la sua che si hanno le prove oggi di come la foresta non sia solo un luogo dove passeggiare per prendersi una pausa dal lavoro come nel XIX secolo. Gli alberi, le piante, i fiori, l’acqua non sono soltanto elementi di una bella canzone dei Birds, in stile anni ’60, ma componenti di un ecosistema rigenerante che può contribuire enormemente al benessere fisico e psichico, riempire il cuore di gioia, tenere aperti i sensi e guidarli alla scoperta di sempre nuove sensazioni. L'argomento ha costituito il perno delle due giornate di Convegno, svoltesi nella Ex Cartiera Latina in via Appia Antica 42.

Riuscire a trapiantare nel contesto urbano una cultura propensa a lasciarsi sedurre dalla conoscenza vitale attraverso i sensi, di gran lunga più vera di quella razionale, vuol dire vincere la battaglia contro l’indifferenza e l’anaffettività di chi ha disimparato a sentire.

Perno delle due giornate di Forum, la Natura, futura medicina nei contesti urbani, attrice protagonista dello sviluppo urbano sostenibile, ingrediente essenziale di un mondo urbano dove sarà possibile CONVERTIRE LA CONOSCENZA DA STRUMENTO DI OPPRESSIONE MACHIAVELLICO A MEZZO DI BENESSERE NON NECESSARIAMENTE FINALIZZATO AL PRATICO, MA PRIMA DI TUTTO ALLA PIENA REALIZZAZIONE DELL’ESSERE UMANO.

Cito le stesse parole a cui si rifanno Ilaria Maccari, Alessia Nota e Giulia Venditti, nel loro articolo dell’ultimo Left “Una nuova società della conoscenza”, e che sono dello psichiatra Massimo Fagioli: “se ci si oppone alla realtà della ricerca e della conoscenza, l’individuo muore, perché si lede la specificità della specie umana, che è la ricerca e la conoscenza, il sapere.”

La natura può essere una valida alleata del sapere umano che più conta, scoraggiando la castrazione di una competitività fino a sé stessa, che rende gli uomini cechi, e incapaci di riconoscere il vero tesoro racchiuso nella semplicità vitale dello scoprire. Lasciarsi curare dalla natura chiama in causa dinamiche sociologiche, culturali e affettive: vuol dire anche disabilitare quelle strutture che banalizzano il sapere, lo semplificano, al punto da scoraggiare il rapporto umano come investimento principale nel conoscere davvero chi si ha davanti. Il rapporto con la natura non è barbarie, ma fantasia con piedi per terra!

A prendere parte al Forum del primo anno di vita della Fondazione Appia Antica anche numerose altre figure di spicco nel campo della biofilia e della sostenibilità, con le quali si è avviato un confronto destinato ad avere largo seguito e fortuna: Dr. Chia-Pin Yu (Università nazionale di Taiwan, Taipei, Taiwan), Dott.ssa Anna Maria Palsdottir (Università svedese di scienze agrarie, Alnarp, Svezia), Dott.ssa Laura Mancini, (Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia), Sig. Alex Gesse, (Istituto di Baños de Bosque, IBB, Barcellona, Spagna e Istituto europeo di terapia delle foreste, EFTI), Sig. Claudio Bordi (Risorse per Roma S.p.A., Roma, Italia), Dr. Maurilio Cipparone (ReteDNA / Consorzio Universitario CURSA, Italia), Mr. Jooyoon Kim, (WELL Faculty, University College London, Londra, Regno Unito), Prof. Ettore Maria Mazzola (Università di Notre Dame, Roma Global Gateway, Roma, Italia), Sig. Fredrik Alfer (Ambasciata di Svezia a Roma), Sig.ra Julia Sherbakov (Fortitude Partners e Ambasciatore B Corp, Roma e Londra), Sig.ra Patrizia Laplana Bigott (International WELL Building Institute / ASLA Green Solutions S.L., Madrid, Spagna), Prof. Gian Piero Joime (Università Guglielmo Marconi, Roma, Italia), Prof. Nikos Salingaros (Università del Texas a San Antonio, USA), Dr. Antonio Caperna (Società Internazionale di Biourbanismo, Roma, Italia), Laurence Bannerman (European Parking Association e AIRPARK, Zagarolo, Italia).

Il Forum del 22-23 marzo rappresenta il primo di una serie da tenersi a Roma e in altri Paesi per sviluppare un blueprint – un modello olistico e completo – per uno sviluppo urbano di realizzazione di città verdi basati sul lavoro attuale della FAA all’interno del Parco Appia Antica che rispetta e protegge l’ambiente e la storia – culturale ed archeologica – nel contesto di un’area protetta.

Il blueprint:

-              Sarà progettato e gestito dai suoi residenti e attivisti;

-              Metterà prima: persone, pedoni e carrozzine;

-              Rifletterà una città che prende cura della sua popolazione anziana, dei suoi cittadini con handicap e soprattutto dei suoi bambini;

-              È progettato intorno ai valori familiari e amici e non alla ricerca continua del guadagno;

-              Sogna una città ricca di foreste curative, alberi, e agricoltura.

-              È progettato intorno al patrimonio regionale, alla cultura e all'ambiente imprenditoriale.

-              Fornisce educazione sostenibile, lavori verdi e carriere sostenibili.

 

Il progetto finale o "manuale" sarà messo a disposizione di ogni cittadino, comune o regione interessato ad attuare un progetto simile.

Se richiesto FAA, assisterà nella definizione del progetto, nell'attuazione e nel possibile finanziamento.

La Fondazione Appia Antica invita chiunque sia interessato allo sviluppo urbano sostenibile, all'educazione sostenibile e all'ambiente sostenibile a partecipare ai nostri sforzi e a lavorare con noi per creare un progetto che diventerà la luce guida per altre città in tutto il mondo.              

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