
Turismo
Sergio Ferroni
Polonia in fiore: le migliori idee per un ponte di primavera
È il posto giusto, la Polonia, tanto per un city break nei suoi antichi e vivaci centri storici, quanto per un’esperienza all’aria aperta, in una campagna che inizia in queste settimane a risvegliarsi. Meta ideale per farsi abbracciare dalla primavera in fiore è la Malopolska, culla della cultura polacca, ma anche le regioni di Opole e Podkarpackie, dove, tra edifici in legno e castelli da fiaba, riuscirete a ritrovare l’autenticità di tradizioni pasquali antiche e sentitissime dalla popolazione locale.
Malopolska, i colori della natura e quelli delle case
La Malopolska è un vero e proprio microcosmo culturale: Cracovia, dal fascino senza tempo, è un luogo che conserva, da un lato, l’eredità di un passato glorioso e, dall’altro, un’atmosfera moderna e frizzante, integrata appieno nel contesto europeo. L’anima profonda della regione, però, la si conosce davvero solo visitando le località emblematiche nei dintorni del capoluogo, dove il paesaggio è un tripudio di colori e profumi che si presta perfettamente ad accogliere viaggi brevi o esperienze slow, alla scoperta di architetture e riti locali. Nella Malopolska meridionale si trova la Valle Chocholowska, la più lunga dei monti Tatra, che in questo periodo è un tripudio di meravigliose distese di crochi in fiore che colorano il fondovalle. Un luogo perfetto per trascorrere tempo all’aria aperta, che sia per una piacevole passeggiata o per un giro in bicicletta.
Non molto distante da Cracovia e vicino alla bellissima cittadina rinascimentale di Tarnow sorge, poi, Zalipie, il villaggio sempre in fiore, un paese davvero sui generis! Questa cittadina è, infatti, un vero museo a cielo aperto: ogni anno migliaia di visitatori ammirano i fiori dipinti praticamente su ogni cosa, dai mobili delle case alle biciclette, dalle cucce degli animali ai pozzi. Per coglierne davvero l’essenza, non può mancare la visita alla fattoria di Felicja Curylowa, la donna che dei fiori dipinti ha saputo farne un’arte. Qui sono conservati gli arredi di una autentica casa del primo Novecento: un angolo romantico e quasi nostalgico.
Le chiese di legno della Polonia meridionale, Patrimonio UNESCO
La primavera è sicuramente il momento migliore per visitare anche un’altra zona della Polonia sud-orientale, conosciuta per l’architettura in legno rappresentata magnificamente da alcune centinaia di chiese ortodosse e cattoliche (tra cui Debno, Binarowa, Lipnica Murowana) e gli edifici di Zakopane, nota destinazione sciistica. Molte di queste magnifiche costruzioni lignee – inserite nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO – sono testimonianze di tempi antichi ed esempi importanti del patrimonio materiale della cultura popolare polacca. Per poterle ammirare al meglio consigliamo di seguire uno dei Percorsi dell’Architettura in Legno che si snodano in Malopolska e Podkarpackie.
Il Castello di Moszna
La regione di Opole, a metà strada tra Breslavia e Katowice (Polonia sud-occidentale), è famosa per i castelli e le fortezze che abbracciano un lungo arco temporale che va dal Medioevo fino al secolo scorso. Da Paczkow con le sue mura medievali e i 19 bastioni – oggi definita la “Carcassonne polacca”, al castello rinascimentale dei Piast, luogo di intrighi e leggende, questa regione ha davvero storie da raccontare e molteplici attrattive da visitare. Il luogo simbolo della zona è il Castello di Moszna, uno dei più suggestivi in Polonia per la sua architettura fiabesca, con 365 camere e 99 torri. Circondato dal verde di un parco, che a primavera è un tripudio di rododendri e azalee, il castello è una magnifica sintesi di architetture risalenti a diverse epoche che coesistono in perfetta armonia, creando un sofisticato gioco di sovrapposizioni stilistiche.
Imperdibili tradizioni pasquali: colori, tradizione e piccole usanze polacche
La Pasqua è una delle ricorrenze maggiormente sentite in Polonia ed è sicuramente uno dei periodi migliori durante il quale vale la pena organizzare un viaggio alla scoperta delle usanze diffuse in tutto il paese, alcune davvero singolari.
Una delle tradizioni più amate del folklore polacco è sicuramente quella delle palme che vengono lavorate e decorate con rametti di salice, fiori, nastri e piume colorate. A Lipnica Murowana (nella Regione Malopolska), ogni anno si svolge un concorso per la palma più bella ma anche quella più grande (alcune arrivano anche a 30 metri di altezza), così come a Lyse (in Masovia) dove, per la gran parte dell’anno, i cittadini si preparano per la gara che premia la palma meglio decorata. Nelle regioni della Slesia, della Pomerania Occidentale e della Wielkopolska, ovvero quelle che hanno più subito l’influenza tedesca, a portare doni ai bambini è il coniglietto pasquale, che arriva sempre di nascosto e senza farsi scoprire. Le uova decorate a mano sono invece una tradizione antica e radicata (si crede risalga al X secolo). Le tecniche di decorazione sono svariate; infatti, accanto alle più famose “pisanki”, dipinte e decorate a mano, spesso viene stesa la cera calda con l’aiuto di un legnetto o di un ago e poi si immerge l’uovo nella vernice in modo da ottenere misteriosi disegni. Il Sabato si prepara la swieconka, un cestino che tutte le famiglie ornano e abbelliscono secondo i propri gusti e al cui interno si trovano le portate simbolo di questa festa che vengono poi consumate. Infine, il giorno di Pasquetta, oltre alla tradizionale gita fuoriporta, in Polonia è usanza fare gavettoni, antica tradizione che pare abbia origine in un rito di fertilità. Non possono mancare dolci caratteristici legati alle tradizioni pasquali, come la babka (torta pasquale lievitata), il mazurek (dolce secco di mandorle e marmellata di vari gusti e frutta secca), il sernik (dolce al formaggio) e, ovviamente, le uova di cioccolato.

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