
Eventi
Francesca Sirignani
FESTIVAL DEL CARCIOFO ROMANESCO
“Semo romani, ma romaneschi di più” è lo slogan, mutuato dai versi del cantautore romano Lando Fiorini, volto a rendere il carciofo punto di riferimento del territorio romano. L’inaugurazione del Festival del Carciofo Romanesco avverrà mercoledì 6 aprile 2022 alle ore 11.00, con la partecipazione delle istituzioni partner e della Presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi. Il 6, 7 e 8 aprile ogni giorno, a pranzo e a cena, presso i 12 ristoranti del quartiere ebraico aderenti si svolgerà una rassegna gastronomica con un menù speciale a base di carciofo a 35 euro.
A distinguere l’iniziativa da altre fiere o sagre sarà proprio il luogo dove si terrà l’evento, l’ex ghetto al centro di Roma, dove il carciofo ha trovato le sue prime ricette, per poi diventare orgoglio per i romani e attrattiva per i turisti.
“Il carciofo romanesco non è solo una specialità agronomica, un prodotto della biodiversità vegetale laziale che è possibile acquistare e consumare secondo criteri di stagionalità e territorialità – afferma l’Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Comune di Roma Sabrina Alfonsi – Il carciofo romanesco è prodotto dell'ingegno e della capacità dell'uomo di agire sulla natura per trasformarla a suo benefico vantaggio. In quanto prodotto dell’abilità trasformativa dell’uomo, il carciofo romanesco è espressione e prodotto di cultura. Un prodotto di cultura che ha reso il Cynara Scolymus un ortaggio dotato del massimo dell'efficienza alimentare.
L’iniziativa è promossa da Confesercenti Roma e Lazio; sponsorizzata dal Centro Agroalimentare Romano e dalla Camera di Commercio di Roma – AgroCamera; patrocinata dalla Regione Lazio, da ARSIAL – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, dall’Assessorato all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti del Comune di Roma, dal I Municipio, con la collaborazione di Coldiretti Lazio.
“I carciofi (Cynaria Scolymus) sono un ortaggio che appartiene alla famiglia delle composite, la stessa del cardo – spiega la Prof.ssa Silvia Migliaccio – I carciofi hanno poche calorie, 22 calorie per 100 grammi di parte edibile, e sono un ortaggio molto ricco in fibre che modulano e rallentano l’assorbimento dei carboidrati semplici e riducono anche l’assorbimento di colesterolo con conseguente azione ipocolesterolemizzante. Inoltre, contengono elevate quantità di sali minerali, quali il potassio e il ferro.
È interessante sapere che i carciofi devono molte delle loro proprietà nutrizionali benefiche alla cinarina, un polifenolo con elevate capacità anti-ossidanti, che sappiamo essere importanti per contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi sulle cellule del nostro organismo. In particolare, anche l’azione epatoprotettrice del carciofo sembra sia dovuta all’azione di questo polifenolo benefico per il fegato, la nostra centralina metabolica”.
Nel quartiere Sant’Angelo di Roma con il complesso del Portico d’Ottavia, la prima edizione del Festival del Carciofo Romanesco sarà dunque una grande occasione per riscoprire uno dei prodotti di eccellenza della nostra tradizione gastronomica e far scoprire, ai turisti italiani e stranieri, il forte legame che esiste tra il cibo e la cultura identitaria di un popolo.
Francesca Sirignani
PER INFORMAZIONI:
www.festivaldelcarcioforomanesco.com e www.romaincampagna.it.

Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche ed europee. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza e, dopo aver ottenuto la seconda laurea in Studi Europei ed Internazionali, ha approfondito la conoscenza dell’inglese e del francese viaggiando e frequentando corsi linguistici all’estero. Collabora con diversi un periodici specializzati in viaggi e rivolti a chi è appassionato di turismo, cultura ed enogastronomia. Si è occupata anche della redazione dei magazine dell‘ Hotel Indigo St. George, un boutique hotel 5 stelle lusso di Roma. La passione che nutre per le culture, le tradizioni e i paesaggi di altri popoli l’ha sempre portata a viaggiare e a fotografare molti Paesi.
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