Enogastronomia
L’Assemblea Costituente si riunirà per la sottoscrizione dello statuto giovedì prossimo, 25 novembre, a partire dalle 9.30, nella prestigiosa Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in via XX Settembre a Roma.
Sergio Ferroni

Nasce la Consulta dei distretti del Cibo.

All’evento, patrocinato dal Mipaaf, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dall’Anci, parteciperà il Sottosegretario Gian Marco Centinaio. Dopo l’introduzione del portavoce Angelo Barone e del professor Carlo Hausmann che modererà l’incontro, interverranno: Davide Locatelli, vice Presidente ANCI, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, le OOPP CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Alleanza Confcooperative (Giorgio Mercuri, presidente), Roberto Bianchi, direttore Foragri, Fabio Del Bravo ISMEA Servizi allo sviluppo rurale, Daniela Toccaceli Direttore centro studi GAIA Accademia dei Georgofili, Marina Cristina Di Domizio Federalimentare e Cluster Agrifood.  Interverranno, da Bruxelles l’europarlamentare Paolo De Castro e dalla Spagna, il direttore dell’Osservatorio dei paesaggi rurali storici italiani, Mauro Agnoletto.  Alcuni distretti del Cibo condivideranno le esperienze dei territori. L’evento potrà seguito anche in diretta streaming sulla pagina Facebook @consultadistrettidelcibo.  Con la costituzione della Consulta, i Distretti del Cibo aderenti hanno espresso la necessità di fare rete, rafforzare la capacità progettuale e di iniziativa dei territori per una migliore gestione delle risorse disponibili e affrontare la sfida del rinnovamento del comparto agroalimentare italiano. Una priorità resa ancora più urgente e non più rinviabile dall’ondata pandemica Covid 19 che ha travolto il già fragile sistema economico italiano e dai preoccupanti cambiamenti climatici che investono il pianeta. La Consulta sarà il luogo di rappresentanza dei Distretti che operano in ambito rurale e agroalimentare. Tra gli obiettivi si propone di interloquire con le istituzioni, enti economici e sociali; promuovere leggi e finanziamenti che ne garantiscano lo sviluppo; creare sinergie con il mondo accademico; contribuire alla crescita sostenibile dei territori: ambientale, sociale, economica; tutelare l’enorme patrimonio culturale, turistico, paesaggistico ed enogastronomico italiano. La Consulta fa proprie le indicazioni delle istituzioni internazionali e nazionali come l’Agenda 2030 e la strategia Farm to Fork, che è al centro del Green Deal europeo. Nelle linee programmatiche del MIPAAF, i contratti di distretto e di filiera sono già riconosciuti strategici per lo sviluppo dell’intero settore e che nella ripartizione del Fondo Complementare al PNRR siano stati destinati al MIPAAF 1 miliardo e 203 milioni di euro, per i settori agroalimentare, pesca, floricoltura e vivaismo.  Ad oggi sono 20 i Contratti di distretto, valutati ammissibili al finanziamento con progetti immediatamente cantierabili, pronti a partire e migliaia di imprese che hanno voluto scommettere sul futuro ed avviare la transizione verso nuovi sistemi alimentari con modelli di sviluppo sostenibili.  “Attivare Questi 20 programmi di sviluppo sarebbe un importante segnale di ripartenza immediata del settore agroalimentare che ancora oggi rappresenta uno dei principali motori del Made in Italy – anticipa Barone – ma occorre fare sistema ed avere una strategia condivisa per utilizzare al meglio sia le risorse del PNNR che della PAC”. “Abbiamo apprezzato che il MIPAAF abbia posto nella legge di bilancio 120 milioni di euro per i Distretti del cibo e auspichiamo un ulteriore emendamento per integrare le risorse necessarie per finanziare tutti i progetti ammessi e avviare la prima azione di investimenti coerente con il PNNR che prevede interventi immediati e diffusi per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese”.

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