
Moda e bellezza
Sergio Ferroni
Il Diamante gioielli - Per la prima volta l'alta gioielleria piemontese sfila alla Torino Fashion Week
Giunta alla sesta edizione, la settimana della moda torinese, che si terrà nella splendida cornice di Palazzo Madama,è riconosciuta tra le Fashion Week internazionali, nel 2020 la versione online ha registrato 2.325.000 visualizzazioni in 7 giorni e quest’anno Maki Mandela, figlia dell'ex presidente sudafricano Nelson Mandela, apre la kermesse con i designer americani del Collettivo Al Nisa Designs, simbolo del Modest Fashion internazionale. Tra gli stranieri ci saranno anche gli stilisti l'organizzazione Dress for Success Serbia, in collaborazione con l'organizzazione non governativa tedesca Help-Hilfe zur Selbsthilfe. I protagonisti saranno designer, brand e gruppi socialmente sensibili come donne, giovani, minoranze nazionali, rimpatriati, persone con disabilità e detenuti. Il 18 novembre sarà la volta dell’Italia con gli stilisti CNA Federmoda Torino e il giorno dopo con quelli di CNA Federmoda Lombardia. Il 20 e 21 sarà la volta degli Special guest tra i quali, appunto, il brand valenzano Il Diamante. In passerella sfilerà la Linea Hortensia che, proprio come il candido fiore dal quale prende il nome, regala a chi li indossa una luce avvolgente, enfatizzata dal design raffinato che ricorda un bocciolo. Come tutte le creazioni firmate Il Diamante, anche la Linea Hortensia – indossata da Mira Sorvino alla Festa del Cinema di Roma 2021 – nasce sia dalla tecnica, dalla maestria e dalle mani artigiane di Maurizio Martone sia dal gusto e dalla ricerca di Roberta Bardon. La cura dei dettagli, l’impiego di tecnologie avanzate, l’attenzione nella selezione dei diversi materiali e le certificazioni come il Responsible Jewellery Council che attestano la provenienza delle pietre hanno permesso al marchio di essere scelto come partner produttivo dei più rinomati marchi italiani e internazionali del lusso. Fondato a Valenza (AL) nel 1995, Il Diamante non solo racconta una bella storia di famiglia che alla prima generazione affianca la seconda con il figlio Andrea, ma è simbolo di innovazione. A partire dalla sfida che si è imposto nel 2020 affiancando all’attività di prestigioso contoterzista quella di azienda creatrice di gioielli a marchio proprio e rigorosamente made in Italy. Sono nate così le Fedi nunziali, anche realizzate per alcune celebrità, e le diverse collezioni che sfileranno alla Torino Fashion Week. I Classici si rifanno ai capisaldi dell’alta gioielleria italiana, ma si rinnovano attraverso la personalizzazione brevettata che consente di scrivere con i diamanti le parole che si desidera. Word, sempre frutto di questo brevetto esclusivo, customizza il gioiello con piccole lettere incastonate da diamanti che si trasformano in raffinati charms per portare sempre con sé i messaggi del cuore. Altro brevetto esclusivo, la Linea 4D si compone invece di gioielli che brillano in quattro dimensioni perché alla pietra centrale ne vengono incastonate altre ai quattro lati come a sfiorarla, restituendo alla vista un’avvolgente esplosione di luce. Ci sono poi la Linea Spring declinata nelle versioni 4D Spring dalle forme leggere, delicate e sinuose che si ispirano alla natura, Word Spring per personalizzare il gioiello giocando con le parole ed esprimere le proprie emozioni ed Eden Spring dal design geometrico avvolto da preziosi riflessi di luce.
Leggera e sinuosa come una farfalla, Butterfly con le sue ali di brillanti è invece un inno alla donna e alla femminilità più aggraziata mentre Galaxy, con gli esclusivi pendenti, omaggia le costellazioni e i pianeti che illuminano il cielo notturno.Classica e senza tempo, la collezione Basket è impreziosita da un cestino di diamanti che possono essere scelti tra rubino, smeraldo e zaffiro mentre Eternity è caratterizzata da una fascia interamente ricoperta da diamanti, che ricoprono anche la chiusura e la cerniera del gioiello, sulla quale vengono incastonate le parole scelte dal committente. Per un manufatto prezioso e tailor made. Non mancano infine le croci Hope dal design essenziale e raffinato e le ceramiche Uniko per giocare con l’alfabeto e personalizzare il gioiello con lettere, incisioni e pietre.
L’azienda
Fondata a Valenza da Maurizio Martone e Roberta Bardon ed inaugurata nel 1995 in un territorio a forte vocazione artigianale, Il Diamante ha sempre affiancato il saper fare dell’alta tradizione orafa all’innovazione. Maurizio Martone è stato infatti il primo insegnante in Italia di microincassatura e tra i primi a Valenza ad utilizzare il microscopio. Il brand vanta anche due brevetti unici: uno per la realizzazione di gioielli 4D ed uno per la personalizzazione dei manufatti. Studiata per donare un’imponenza sublime ad ogni creazione, l’incassatura 4D presenta intorno alla pietra centrale, come ad avvolgerla, l’incastonatura di pietre laterali che donano una lucentezza unica da tutte le angolazioni. La tecnica usata per la personalizzazione consente invece di lavorare su spessori minimi dell'oro realizzando in maniera rapida e versatile oggetti impreziositi con diamanti così da creare un gioiello artigianale con una customizzazione unica al mondo e non replicabile in fusione per via delle misure estremamente ridotte e delle infinite varianti legate alle scritte incastonate con diamanti. Il Diamante, insignito del riconoscimento Piemonte eccellenza artigiana e socio della Fondazione Mani Intelligenti che valorizza i giovani appassionati all’arte orafa, vanta anche la certificazione Responsible Jewellery Council, la più importante del settore orafo perché incentrata sulla trasparenza e legata alle pratiche responsabili per l’etica aziendale, i diritti umani, l’ambito sociale e le questioni ambientali. Grazie alla certificazione RJC Il Diamante è infatti partner di grandi gruppi nazionali e internazionali di gioielleria.
Dal 2020 Maurizio Martone, Roberta Bardon e il figlio Andrea affiancano all’attività di conto terzista la produzione di linee di alta gioielleria destinate ad un target alto spendente che ricerca gioielli unici e inimitabili. Oltre allo studio del design delle diverse gamme i fondatori hanno ragionato in termini di investimenti strutturali, di ampliamento della sede di produzione che è passata da 200 metri quadrati a 500 metri quadrati incluso lo show room, di acquisto di software di precisione ed ha puntato sull’acquisizione di nuove figure professionali e sul personale, oggi composto da 30 collaboratori giovani, dinamici e creativi.

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